“I riflessi del caro-carburante su tutto il comparto TPL regionale – puntualizza il coordinatore Davide Missiroli – comportano un incremento di costi giornalieri pari a 100.000 euro al giorno. In un mese parliamo di 3 milioni di euro di costi aggiuntivi, del tutto insostenibili per le imprese”.
Già oggi molte imprese private, duramente colpite dalla crisi Covid, non sono in grado di reggere finanziariamente così da non riuscire ad ottemperare ai loro obblighi contrattuali. “Se proseguono queste condizioni – avvisa Missiroli – è imminente un fermo bus con il taglio di linee e corse per lavoratori e studenti per mancanza di carburante”.
Per questi motivi, le Associazioni regionali del trasporto persone coordinate dal CAIPET Emilia-Romagna (ANAV, CNA, Confartigianato, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi) chiedono all’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini che si faccia interprete del forte disagio delle imprese, cercando soluzioni, trovando accordi anche con le aziende pubbliche affidatarie e lavorando nei tavoli Stato-Regione per mettere in campo strumenti che possano alleviare le gravi ripercussioni derivanti da questa tensione sui prezzi che, peraltro, non vede tregua nel breve periodo.
“Una proposta concreta e attuabile da subito – conclude Missiroli – potrebbe essere quella di intervenire con il recupero completo delle accise sul carburante professionale. Da sempre l’accisa è parte maggioritaria del prezzo del carburante. Il taglio temporaneo delle accise applicate su benzina e diesel permetterebbe almeno di poter continuare ad adempiere i servizi di trasporto pubblico”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]