La giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato un progetto di legge per adeguare l’articolazione delle aliquote dell’addizionale regionale all’Irpef secondo i nuovi scaglioni di reddito introdotti dal governo. Sono state confermate le aliquote per i primi tre scaglioni: allo 0,1% fino a 15.000 euro, allo 0,7% dai 15.000 ai 28.000 euro, allo 0,8% dai 28.000 ai 50.000 euro; passa all’1,04%, invece, per lo scaglione di reddito imponibile superiore a 50.000 euro.
L’intervento complessivo, necessario per garantire l’allineamento alla normativa statale, manterrà inalterato sia il gettito complessivo dell’addizionale, pari a circa 312 milioni di euro, sia il gettito per ciascun singolo scaglione. Sotto il profilo finanziario, dunque, per il bilancio regionale non deriveranno maggiori oneri, dal momento che non ci saranno minori entrate per le casse della Regione.
Il progetto di legge dovrà ora essere sottoposto all’esame dell’assemblea legislativa regionale: a breve inizierà l’iter nelle varie commissioni prima del voto finale in aula, previsto per le prossime settimane.
“La riforma nazionale delle aliquote Irpef non aumenta in alcun modo la pressione fiscale per cittadini e imprese: così è anche per le tasse regionali, che rimangono invariate”, ha spiegato l’assessore regionale al bilancio Paolo Calvano, spiegando che la proposta della giunta Bonaccini “punta a mantenere il criterio di gradualità delle aliquote in relazione alle fasce di reddito imponibile, in attuazione del principio costituzionale di progressività del prelievo. Così, senza variare la pressione fiscale, viene confermato interamente il gettito destinato al sostegno delle politiche regionali di welfare e di incentivi agli investimenti”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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