Sabato 5 marzo a Carpineti sarà presentato il libro di Alessandro Carri “Comunisti e cattolici per l’Italia. La “svolta di Salerno”: ricordi di un militante”. L’incontro, promosso dall’amministrazione comunale di Carpineti (di cui l’on. Carri fu anche sindaco dal 1990 al 1995), è in programma alle 16 al parco Matilde: ad aprirlo saranno il saluto e una riflessione sulla pace in Ucraina da parte del sindaco Tiziano Borghi.
Sono poi previsti gli interventi dell’on. Pierluigi Castagnetti (che ha curato la prefazione del libro), del sociologo ed editorialista Massimiliano Panarari e della presidente dell’Associazione scrittori reggiani Clementina Santi. Alla conversazione sul libro, condotta dall’assessore comunale alla cultura di Carpineti Roberto Lugli, saranno presenti lo stesso autore ed Elisa Pellacani, quest’ultima in rappresentanza della casa editrice Consulta.
“Alessandro Carri – si legge nella presentazione a cura dell’editore – ha affidato alle pagine di questo libro i ricordi di una lunga e significativa militanza nelle file del Pci e delle formazioni politiche che gli sono succedute fino ad oggi, basandosi su esperienze dirette che ha accumulato svolgendo ruoli e funzioni diverse a livello locale e nazionale. Per farlo, ripercorre le fasi della nascita del Pci, che riconduce (come la maggior parte degli iscritti a quel partito) alla “svolta” di Salerno e alle scelte di Palmiro Togliatti. L’opera non si caratterizza per il taglio storiografico, ma piuttosto perché, a cent’anni dalla nascita del Pci, ci “parla del passato e ci costringe a riflettere sul presente”, come sottolinea Pierluigi Castagnetti nella prefazione. D’altronde i ricordi e una vita d’impegno e di dedizione sono utili se possono costituire un momento di meditazione sulla condizione d’oggi, e indurre a identificare “nuovi modelli partecipativi che tengano conto delle opportunità tecnologiche” e siano capaci di proporre scelte comportamentali e culturali di cui si avverte la mancanza. La dettagliata descrizione di fatti e situazioni, derivata sovente da una personale esperienza, costituisce un’occasione utile per ripensare un passato non troppo lontano, ma anche per immaginare un futuro prossimo che è necessario progettare e che necessita di convergenze ampie e convinte quali quelle che hanno caratterizzato la storia d’Italia del dopoguerra”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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