I sindaci dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) dell’Emilia-Romagna, con in testa il presidente e sindaco di Reggio Luca Vecchi, hanno lanciato un appello per la pace condannando l’aggressione della Russia e chiedendo alla comunità internazionale di fermare le ostilità in Ucraina: “Abbiamo assistito con grande angoscia e preoccupazione all’inizio di una guerra alle porte dell’Europa. Consideriamo inaccettabile la decisione russa di violare l’integrità e l’autonomia del libero stato sovrano ucraino, aggredendolo militarmente. Esprimiamo pieno sostegno all’azione del governo italiano, dell’Unione Europea, della Nato e delle Nazioni Unite”.
La condanna, ha aggiunto Vecchi, “è ferma, senza se e senza ma e confidiamo che il popolo russo manifesti il proprio favore per il rapido ritorno alla pace. L’aggressione all’Ucraina vìola tutti i principali accordi internazionali, vìola i principi fondamentali delle Nazioni Unite alla base della convivenza civile tra i popoli dal secondo dopoguerra in poi. Auspichiamo che quanto prima possa fermarsi ogni azione di guerra e possano riprendere le ragioni del dialogo, del negoziato, del lavoro delle diplomazie”.
“Esprimiamo vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e alle numerose comunità di cittadini di origine ucraina che vivono, lavorano e risiedono da anni nelle nostre città, e siamo chiaramente preoccupati per il destino di milioni di profughi in fuga, di donne e bambini in particolare che cercheranno necessariamente un rifugio e un’accoglienza all’interno dello spazio europeo. Siamo consapevoli che il nostro contributo non sia immediatamente incidente, ma siamo altrettanto convinti che le ragioni dell’indifferenza non aiutino la ripresa di un progetto di pace”.
Per i sindaci emiliano-romagnoli “dai territori, dalle città, può partire un’azione diffusiva di mobilitazione che imponga i principi del rispetto della dignità dei popoli, che rifugga da ogni tentazione belligerante e ritrovi nel dialogo e nel confronto tra le tante diversità le ragioni della pace. Le città e i comuni della nostra regione, per quanto di loro competenza, si adopereranno costantemente e unitamente per scongiurare un’evoluzione della catastrofe umanitaria con conseguenze drammatiche anche sulla vita economica e sociale delle nostre comunità”.
L’appello, oltre a Vecchi, è stato firmato anche dai vicepresidenti dell’Anci emiliano-romagnola, dai sindaci e dalle sindache delle città capoluogo di provincia e dai coordinatori e dalle coordinatrici provinciali dell’Anci regionale.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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