Come tradizione, in occasione della Sagra della Giarèda – prevista nel mese di settembre – il Comune di Reggio Emilia organizza il 43° concorso di poesia dialettale ‘La Giarèda’ aperto a tutti coloro che vogliono cimentarsi con la lingua reggiana. Il nuovo bando sarà disponibile online sul sito del Comune a partire dal 21 febbraio e rimarrà aperto fino al 31 maggio 2022.
Il concorso, che rappresenta un appuntamento consolidato e atteso nell’ambito della sagra cittadina, ha visto negli anni la partecipazione di tantissimi autori, poeti affermati, esordienti e giovani che in questa manifestazione hanno trovato l’opportunità di esprimere in dialetto e far apprezzare la loro vis poetica. Nel corso delle varie edizioni, le poetesse e i poeti hanno saputo affrontare tematiche che hanno spaziato dagli aspetti religiosi della festa dell’8 settembre al territorio, ai personaggi, agli avvenimenti storici e alle tradizioni reggiane, raggiungendo elevati livelli artistici.
Come sempre, la graduatoria generale vedrà la premiazione di tre poesie, cui si aggiungono diversi “extra”. Due ulteriori premi, offerti dalla Fabbriceria Laica del Tempio della Beata Vergine della Ghiara, saranno infatti dedicati alle più significative poesie sui temi religiosi legati alla Sagra. L’Associazione del Cappelletto Reggiano, invece, offrirà un riconoscimento alla poesia in grado di valorizzare al meglio il tradizionale primo piatto della nostra città, mentre il Centro Studi sul Dialetto Reggiano di Albinea premierà la migliore composizione che avrà come argomento il dialetto reggiano.
La premiazione dei componimenti, come da tradizione, avverrà nel mese di settembre, in concomitanza con la Sagra della Giarèda. Per l’occasione, oltre ai premi per i vincitori, verranno consegnati gli attestati di partecipazione a tutti coloro che avranno preso parte al concorso. I componimenti che avranno ottenuto il massimo riconoscimento verranno letti, durante la premiazione, da Franco Ferrari.
Il bando è pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Reggio Emilia www.comune.re.it. Per informazioni si può telefonare al numero 0522 456513 o 456579.
INDICAZIONI PER LA PARTECIPAZIONE — Le poesie, redatte in tre copie dattiloscritte, andranno consegnate personalmente o da un delegato, munito di documento d’identità e di delega, entro le ore 13 di martedì 31 maggio 2022 all’archivio Generale di via Mazzacurati 11 di Reggio Emilia (dal lunedì al venerdì, su appuntamento, dalle 8.30 alle 13). Non è consentito l’invio dei testi per posta o via mail. Potranno altresì essere spedite via posta (si consiglia Raccomandata AR) al seguente indirizzo: Archivio Comunale, via Mazzacurati, 11 – 42122 Reggio Emilia. La busta dovrà pervenire entro le ore 13 di martedì 31 maggio. In ogni caso farà fede il timbro di arrivo posto dall’Archivio.
Per agevolare la comprensione dei testi sarà necessario presentare la traduzione in lingua italiana delle poesie. Ogni concorrente potrà partecipare con non più di tre componimenti poetici inediti. I temi delle composizioni, che non dovranno superare i 40 versi, sono liberi.
I testi devono essere presentati in forma rigorosamente anonima senza alcuna indicazione che possa far risalire all’autrice o all’autore. Non è consentito l’uso di pseudonimi.
Ogni concorrente dovrà compilare il modulo d’iscrizione e indicare con chiarezza le proprie generalità, residenza e numero telefonico per eventuali comunicazioni. La consegna del modulo, dei testi in dialetto e della traduzione in lingua italiana, sarà accompagnata dalla esibizione della carta di identità in originale. A ogni concorrente, poi, l’Ufficio provvederà ad assegnare un numero progressivo, che apporrà alla busta.
Le/i concorrenti sono invitati contestualmente a firmare il modulo di liberatoria per la eventuale pubblicazione delle opere premiate.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]