Ricordare una persona non è mai semplice, specialmente se si ha una carica pubblica e una responsabilità verso quanto accade ai propri concittadini.
Ancora di più se le persone che ci lasciano avevano ancora un futuro da costruirsi davanti a loro.
Pochi giorni fa è accaduto alla nostra concittadina, Elena Russo, in un incidente fatale mentre consegnava pizze per pagarsi gli studi universitari. Ringraziamo qui i soccorritori e ci stringiamo al cordoglio della famiglia.
Sentiamo ogni giorno, ormai da fin troppo tempo, il lungo elenco di persone che, arrivando sul posto di lavoro alla mattina, non tornano a casa la sera per colpa di incidenti fatali.
Poco tempo fa è successo a Lorenzo Parelli a Udine, colpito da una trave d’acciaio, e prima di lui troppe altre persone, dai più giovani ai più anziani, di ogni genere e in ogni condizione, hanno perso la propria vita a causa delle morti sul lavoro. Proprio in seguito a questo tragico evento, la famiglia e gli studenti da tutta Italia hanno richiesto garanzia e sicurezza durante l’alternanza scuola-lavoro.
Parlare però di sole fatalità è divenuto troppo spesso un gesto facile per dimenticare la questione a monte del problema, ossia la mancanza strutturale di controlli e di applicazione delle norme che possano eliminare questo ciclo vizioso.
Come esposto da sindacati, osservatori delle università e dai lavoratori stessi a mancare sono investimenti sulla sicurezza e norme rispettate, sicure e rigide che possano agire per la sicurezza dei lavoratori, in qualunque campo e mansione, regole che quando ci sono possono essere aggirate.
Nel nostro Paese è stato calcolato che solo nel 2021, siano morti oltre 1400 lavoratori, numero che arriva già a 90 se calcoliamo l’anno nuovo, cioè in soli due mesi.
Come amministratori e come cittadini in primo luogo non possiamo gettare la spugna “con gran dignità” come diceva Fabrizio De Andrè, non possiamo nemmeno fermarci al solo ricordo di tutte queste persone la cui unica colpa era quella di essere al lavoro.
Abbiamo una responsabilità nei confronti della cittadinanza tutta, responsabilità che deve far sì che i nostri sforzi, all’interno delle istituzioni per quel che la legge ci permette, nei partiti, nelle associazioni e come singoli cittadini, siano focalizzati in particolar modo per permettere che il lavoro o le strade cittadine non siano un fattore di rischio o motivo di tragiche fatalità, ma siano fattore di miglioramento delle condizioni di vita di tutti noi e di chi ci sta accanto.
Che dopo un momento di silenzio e lutto, nel ricordo di queste persone, possa esserci slancio di azioni concrete per superare le morti sul lavoro.
Congiuntamente tutte le forze politiche di Sala del Tricolore
Coalizione Civica
Movimento 5 Stelle
Immagina Reggio
Più Europa
Reggio E’
PD
Lega
Alleanza Civica
Forza Italia
Fratelli d’Italia
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]