Sono quattro i gruppi consiliari rappresentati nel nuovo consiglio provinciale di Modena, che resterà in carica due anni e la cui composizione è frutto del risultato delle elezioni dello scorso 18 dicembre.
Nei giorni scorsi i consiglieri hanno scelto i rispettivi capigruppo: Monja Zaniboni, sindaca di Camposanto, è la capogruppo di “Insieme per una nuova provincia”, lista che ha eletto anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli (confermato nel ruolo di vicepresidente dal presidente della Provincia Gian Domenico Tomei), il sindaco di Guiglia Iacopo Lagazzi, la sindaca di Formigine Maria Costi, il consigliere comunale di Modena Fabio Poggi, la sindaca di Ravarino Maurizia Rebecchi e la sindaca di Campogalliano Paola Guerzoni.
La consigliera comunale di Modena Luigia Santoro, invece, è la capogruppo della lista “Unione Modena Civica-Uniamoci”, che ha nelle sue file anche la consigliera comunale di Medolla Lavinia Zavatti e il consigliere comunale di Cavezzo Stefano Venturini; il consigliere provinciale Antonio Platis, invece, pur essendosi candidato nella medesima lista non ha aderito a nessun gruppo consiliare e si è iscritto di conseguenza al gruppo misto, di cui al momento è l’unico componente. La lista “Civici, ecologisti e progressisti. Per una Provincia della sostenibilità”, infine, ha come capogruppo il suo unico consigliere eletto: Mattia Veronesi, consigliere comunale di Finale Emilia.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]