A Roma si è aperta nella mattinata di mercoledì 26 gennaio la terza giornata di votazioni per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, che vede il Parlamento riunito a Montecitorio in seduta comune (Camera e Senato) con l’aggiunta dei 58 rappresentanti regionali. A gestire le operazioni di voto è il presidente della Camera Roberto Fico, affiancato dalla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. Sarà in ogni caso, con ogni probabilità, un’altra giornata di transizione, con le maggiori forze politiche intenzionate a lasciare ancora una volta nell’urna la scheda bianca.
Nella serata di martedì si era conclusa con una fumata nera anche la seconda votazione per la scelta del nuovo capo dello Stato. Ancora lontanissimo il quorum necessario per l’elezione, fissato per le prime tre votazioni alla maggioranza dei due terzi dei 1009 aventi diritto, ovvero a quota 673 voti. Al termine dello spoglio l’esito è stato identico a quello della giornata precedente: netta prevalenza di schede bianche (527 in totale), molti voti cosiddetti “dispersi” (125, andati ad altrettanti candidati e candidate che hanno ricevuto una sola preferenza) e nessun profilo capace di fare meglio dei 39 voti raccolti dall’ex giudice e magistrato Paolo Maddalena e dall’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!