Diventa ancora più internazionale l’orizzonte di lavoro di Flash Battery. L’azienda reggiana, attiva nella produzione di batterie al litio per veicoli elettrici e macchine per l’industria, dallo scorso agosto è infatti entrata a far parte di Bepa (Batteries european partnership association), una realtà che raggruppa oltre 170 soggetti – tra imprese industriali, università e istituti di ricerca – impegnati sugli obiettivi indicati alla fine del 2020 dalla Commissione Europea nell’ambito del programma quadro Horizon Europe: portare l’Europa, entro il 2050, a essere il primo continente a impatto zero sul clima, attraverso l’adozione diffusa della mobilità elettrica e dell’energy storage.
Si tratta, secondo il Ceo di Flash Battery Marco Righi, di un impegno “ambizioso e al tempo stesso fondamentale, ed è evidente che solo uno sforzo coordinato a lungo termine di tutti i protagonisti della catena del valore delle batterie (realtà industriali, enti di ricerca e pubblica amministrazione) potrà consentire di consolidare un ecosistema europeo virtuoso, autosufficiente, sostenibile e in grado di contribuire agli obiettivi climatici europei”.
Per questo, ha aggiunto Righi, “siamo entrati in Bepa, cioè l’associazione privata del partenariato europeo Batt4EU lanciato dall’Unione Europea, affiancando il nostro impegno a colossi industriali dell’automobile (tra cui, solo per citarne alcuni, Renault, Bmw, Manz, Scania), delle apparecchiature e delle macchine industriali a elevato contenuto tecnologico, dell’energia (tra questi Enel X e Fortum), dell’università e della ricerca (da Enea ai politecnici di Milano e Torino, con i quali Flash Battery collabora da tempo), in uno sforzo congiunto per rendere l’Unione Europea delle batterie sempre più sostenibile e autosufficiente”.
La partnership che si è creata mobiliterà più di 925 milioni di euro per promuovere la ricerca e l’innovazione europea nel settore delle batterie, “con l’obiettivo – come sottolineato dallo stesso Righi – di creare il miglior ecosistema di innovazione al mondo nel settore delle batterie, dando così impulso a una nuova catena del valore europea delle batterie che sia competitiva, sostenibile e circolare e guidando, in tal modo, la trasformazione verso una società a zero emissioni di carbonio”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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