Caro bollette. Lega: la Regione non prenda tempo, le imprese soffocano

Catellani Delmonte Lega ER

“Ben 15.244 euro di bolletta per i consumi di ottobre 2020, schizzati a 50.832 euro nel 2021. È un vero salasso quello che ha colpito una ceramica di Castellarano, una delle tante aziende della filiera della ceramica reggiano-modenese che rischiano di non farcela ad andare avanti a causa degli aumenti dei prezzi di energia, gas e materie prime, che oggi come mai si sommano alle difficoltà di approvvigionamento oltre alla ripresa dell’inflazione. Un numero su tutti: secondo la Cgia di Mestre, per quanto riguarda il solo costo dell’energia elettrica, l’Emilia Romagna si troverà a fine anno a dovere pagare una bolletta più salata di 3,5 miliardi euro. Bene l’impegno a livello nazionale della Lega che sta chiedendo uno scostamento di bilancio urgente, così da fronteggiare i rincari. Ma non basta: è necessario che anche la Regione Emilia-Romagna intervenga quanto prima a sostegno dei distretti industriali del territorio che non possono più aspettare”.

Lo chiedono i consiglieri regionali della Lega, Gabriele Delmonte e Maura Catellani, che denunciano: “Per quanto riguarda la Provincia di Reggio Emilia, i settori che ne risentiranno di più del caro bollette sonoil commercio, la meccatronica, la ceramica, i servizi alimentari, il settore del trasporto e della logistica. Presumendo azioni a livello europeo nell’immediato futuro, occorre però che la Regione Emilia Romagna intervenga subito a sostegno delle nostre imprese. Il mancato intervento legislativo, infatti, rischia seriamente, oltre che mettere in grossa difficoltà l’attività produttiva delle imprese, anche di far ricadere il peso degli aumenti nelle tasche dei consumatori finali, già vessati dalla situazione pandemica e dal conseguente aumento dell’inflazione”.

“Aziende del nostro territorio si vedono aumentare le bollette dell’energia 300%, a parità di consumi rispetto agli anni precedenti: gli imprenditori chiedono provvedimenti urgenti, anche perché l’incremento dei costi provoca inevitabilmente l’inasprimento del prezzo dei prodotti finali (nei casi citati, le piastrelle) con ricadute sulle famiglie già alle prese con la stangata energetica per luce e gas a casa” sottolineano i leghisti.

“Come sottolineato anche da diverse associazioni di categoria, quindi, la risposta non può venire solo da sovvenzioni governative, ma sono necessarie e in modo urgente strategie a livello locale come l’abbattimento degli oneri in bolletta per le imprese e sconto sulle tasse e gli oneri regionali. E’ giusto parlare di transizione ecologica e di sviluppo delle rinnovabili (includendo anche il nucleare) ma l’urgenza della speculazione dei prezzi dell’energia impone anche alla nostra Regione un’azione operativa forte e immediata” concludono Delmonte e Catellani.