La variante omicron del nuovo coronavirus, caratterizzata da un’elevata contagiosità, ha colorato di rosso scuro (il colore che caratterizza i territori in cui l’incidenza dei contagi è particolarmente elevata) gran parte del vecchio continente nella cartina elaborata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc): osservando la mappa dei contagi, aggiornata alla data del 13 gennaio, è infatti immediatamente visibile l’ennesimo peggioramento della situazione in tutta Europa rispetto alla rilevazione precedente.
Non ci sono particolari eccezioni: solo la Romania, la maggior parte della Polonia e la metà orientale dell’Ungheria sono caratterizzate dal colore rosso, che indica in ogni caso territori in cui l’incidenza dei contagi è comunque elevata, mentre tutti gli altri paesi monitorati – compresa l’Italia – sono interamente caratterizzati dal colore rosso scuro, indicatore di una situazione complicata e da tenere sotto controllo. Sono sparite del tutto, invece, sia le zone arancioni che le zone verdi, i colori che indicavano situazioni in cui la circolazione del virus Sars-CoV-2 era rispettivamente moderata e modesta.
Per quanto riguarda l’Italia, nel primo scorcio del nuovo anno anche le regioni che fino alla fine del 2021 erano in zona rossa sono passate in zona rosso scuro: Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Il sistema di monitoraggio è basato sui dati trasmessi dagli Stati membri dell’Unione europea al sistema Tessy (The European Surveillance System) ma è del tutto indipendente dal sistema dei colori previsto dalla legislazione italiana, che prende in considerazione altri parametri (in particolare la pressione sulle strutture ospedaliere) – e che vede ad esempio l’Emilia-Romagna in zona gialla.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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