L’Azienda Servizi Bassa Reggiana ha organizzato, per giovedì 13 gennaio 2022 alle ore 18.00, l’evento online “1971-2021: 50 anni di nido, di diritti, di partecipazione, di cultura dell’infanzia” per celebrare l’anniversario della legge 1044 sui nidi d’infanzia. Un incontro con tanti ospiti che da diversi punti di vista valorizzeranno la storia e il presente dei nidi d’infanzia, guardando insieme verso il futuro. Un invito rivolto a tutta la cittadinanza degli 8 comuni dell’Unione Bassa Reggiana e a chiunque sia interessato al tema.
Si può seguire l’incontro in diretta streaming sulla pagina facebook dell’Azienda Servizi Bassa Reggiana al seguente indirizzo: https://fb.me/e/1tJpDtUmq
Questo il programma dell’evento:
APERTURA ISTITUZIONALE, Camilla Verona, Presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Sindaco del Comune di Guastalla e Presidente dell’Associazione Progettinfanzia
RICORDANDO CARMEN ZANTI promotrice della L.1044, video intervista a Ione Bartoli, prima Assessora regionale con delega ai servizi sociali e alla scuola, 1970
VALORI EDUCATIVI DEL NIDO, Alessandra Ferrari, pedagogista dell’equipe di coordinamento pedagogico
VOCI DI NIDO, proiezione del video con il contributo dei nidi e delle scuole dell’infanzia della Bassa Reggiana
IL MIGLIOR INIZIO, Christian Morabito, Consulente Commissione Europea, FEPS e Save the Children per le Politiche Educative
UNO SGUARDO SUL FUTURO, Cristian Fabbi, consulente UN (Nazioni Unite) per le politiche educative, Presidente Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia
UN NUOVO INIZIO a cura di Elisabetta Musi, Prof.ssa Associata di Pedagogia presso l’Università Cattolica, sede di Piacenza e Consigliera del CDA dell’Azienda Servizi Bassa Reggiana
CONCLUSIONI, Matteo Benassi, Sindaco del Comune di Boretto con delega all’educazione per l’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana
Il 6 dicembre 1971 veniva promulgata la legge nazionale 1044 “Istituzione di asili nido comunali”. Da 50 anni i nidi d’infanzia sono patrimonio di diritti per il nostro territorio. Diritti delle bambine e dei bambini, diritti della famiglia, diritti della comunità e del territorio. I nidi d’infanzia hanno infatti saputo diventare fucina non solo per i diritti dell’infanzia, ma anche per i diritti della donna. Nati proprio da istanze per promuovere l’ingresso della donna nel mondo del lavoro e come sostegno alle famiglie, nel corso del tempo hanno costruito la loro identità nel desiderio di promuovere opportunità educative per bambine e bambini. Servizi che creano e nutrono democrazia; proprio oggi, a 50 anni dalla promulgazione della Legge 1044, il Ministero dell’Istruzione presenta per la prima volta la bozza degli Orientamenti Nazionali per i servizi educativi per l’infanzia.
“Riteniamo doveroso e importante ricordare in questa occasione che uno dei nidi d’infanzia del nostro territorio è intitolato a Carmen Zanti, prima firmataria della Legge stessa, per denotare quanto anche il nostro territorio fosse già maturo e consapevole di decisioni delle Amministrazioni comunali che indirizzavano l’apertura dei nidi come valore, ricchezza e scelta politica educativa di un territorio” affermano dal Coordinamento Pedagogico della Bassa Reggiana.
Come rendere oggi partecipi le famiglie di questa importante celebrazione? Quali strategie per rendere il nostro territorio consapevole della qualità educativa e della cultura dell’infanzia che i nidi promuovono?
“Come Coordinamento Pedagogico della Bassa Reggiana abbiamo scelto di diffondere cartoline nei servizi educativi comunali per poter fermare e raccogliere idee, pensieri, riflessioni sul valore dell’esperienza del nido e per rilanciarne nuove sfide verso il futuro. Un’opportunità partecipativa che ha coinvolto i genitori dei 9 nidi e delle 5 scuole dell’infanzia comunali del territorio e che ha aiutato a mettere a fuoco il loro punto di vista sul valore del nido”.
L’ESPERIENZA PARTECIPATIVA DELLE FAMIGLIE
“COSA RAPPRESENTA PER VOI IL NIDO?”, una delle tre domande poste attraverso la distribuzione delle cartoline, ha confermato che il nido è percepito da parte delle famiglie come luogo educativo dove poter fare esperienza di relazioni, di esplorazioni e di scoperte, luogo in cui vivere autonomie e in cui costruire apprendimenti e competenze.
“Il nido è una grande opportunità che i genitori regalano alle figlie/i, si offre loro la possibilità di relazionarsi, di socializzare, di scoprire … Rappresenta un’opportunità per stimolare le autonomie e indipendenze in un primo contesto sociale a contatto con coetanei e adulti, al di fuori del contesto familiare, … rappresenta un luogo in cui i bambini possono fare esperienze e ricevere numerosi stimoli … luogo di condivisione, dove si imparano le regole del vivere insieme … è un’idea di famiglia, dove si è tutti uguali ma ognuno si sviluppa a modo suo. Dove si condivide la totalità della persona non solo un giocattolo. Dove tutti sono importanti allo stesso modo … Ha un grande valore educativo ed è una grande opportunità per lo sviluppo cognitivo e comportamentale dei bambini … Trasmette molteplici valori tra cui: pari opportunità di educazione, cura relazione e gioco.”
Allo stesso tempo emerge dalle parole dei genitori la consapevolezza di incontrare nel nido un ambiente intriso di “…Accoglienza e professionalità, … per noi rappresenta questo: affidarsi con fiducia, sperimentare e scoprire … avvicinare nuove esperienze … È anche un supporto concreto alle famiglie … I genitori che muovono i primi passi in un’avventura sconosciuta e talvolta spaventosa, sostenuti da professionisti appassionati e consapevoli … Nido, posto magico dove sentirsi sicuri, protetti e amati … Nella frenesia della vita quotidiana di ogni genitore non c’è nulla di più rassicurante di lasciare il proprio figlio in un ambiente accogliente e bello come il nido.”
Emerge anche con chiarezza il valore del nido come esperienza che evoca emozioni e ricordi “Paragonerei il nido ad un viaggio in treno, pieno di fermate interessanti, cose nuove da esplorare, da condividere e da portare sempre nel cuore”.
Il nido è percepito come luogo in cui crescere cittadinanza: “L’esperienza del nido …è un periodo in cui sperimenta la società, imparando a stare con gli altri … crea comunità e unione, è vantaggioso per le donne che lavorano, aiuta il bambino ad inserirsi in gruppo, unisce le famiglie e le culture … Ha dato un enorme aiuto alle donne, di essere autonome, di poter lavorare e non dipendere sempre da qualcuno” .
Dalla seconda domanda, “SECONDO VOI CHE VALORE HA IL NIDO PER LA COMUNITÀ?”, si estrapolano dai pensieri dei genitori alcuni concetti chiave del nido come ambiente educativo che apre la possibilità per bambine, bambini e famiglie di entrare nella dimensione della comunità educante. “Il nido è luogo in cui il bambino amplia e coltiva le sue competenze sociali, dove apprende l’empatia e la collaborazione; esplora il sé e l’altro… È il primo approccio alla socialità per i bimbi ed il primo luogo nel quale i genitori si sentono di affidare il loro bene più prezioso alle insegnanti e quindi alla comunità stessa … Significa opportunità, …conciliazione vita-lavoro…custode e promotore dell’incredibile fermento che è insito in ogni bambino.”
Per quanto riguarda la visione sui possibili futuri, “COSA AUSPICATE PER IL FUTURO DEI NIDI?” sicuramente si denota la necessità di ampliare a tutti i bambini e le bambine l’accesso, mantenendo allo stesso tempo la cura verso l’accoglienza e il tempo della lentezza. “Che nonostante l’evolversi della società e la frenesia della quotidianità, che il nido non perda il suo spirito di accoglienza e il suo tempo ritmato dal tempo dei bambini … Più investimento su questa conquista sociale! … Spero che sia uno strumento per guidare i nostri figli verso un rinascimento educativo e intellettuale e che li aiuti nella direzione di un futuro luminoso … che continui questo meraviglioso progetto che pone al centro il bambino e la sua crescita in relazione al sé, agli altri e all’ambiente e auspico che le strutture possano davvero diventare accessibili per tutti in quanto per avere un mondo migliore occorre educare tutti i bambini con i principi della condivisione, della tolleranza, della generosità … auspico in una società migliore e nel governo affinché un prossimo futuro investano sempre più nei nidi su più frangenti, perché sono fondamentali per il benessere del bambino e delle loro famiglie e precisamente: – nel personale: per avere un numero sempre maggiore di educatori, professionali preparati e qualificati; – nei costi: affinché il nido sia usufruibile per tutti; – nell’estensione degli orari così che i genitori possono essere liberi di lavorare soprattutto le mamme, che sono costrette a scegliere e i nonni siano un po’ più leggeri … Auspichiamo che ai nidi vengano stanziati sempre più fondi, affinché possano ampliare il panorama di esperienze in grado di arricchire i nostri bambini ”
I genitori riconoscono al nido il valore di luogo di ricerca dove la natura accoglie, sollecita esperienze “Che possano essere sempre più riconosciuti e apprezzati, come fondamentali spazi educativi di ricerca per una fascia di età ( 0-3 anni) in cui i bambini sono una potenza in divenire.
“Da queste riflessioni dei genitori che dipingono la ricchezza e la preziosità del nido come risorsa non solo per le famiglie, per le bambine e i bambini, ma anche per la comunità, ci auguriamo che la sfida educativa continui a nutrirsi di professionalità e saperi competenti che sinergicamente alla politica possano contribuire alla qualità dei nidi e occuparsi del benessere dell’infanzia del nostro territorio” è il commento di Camilla Verona, presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana e presidente dell’Associazione Progettinfanzia.
Alcune riflessioni delle famiglie, insieme a voci delle educatrici e, soprattutto, voci dei bambini e delle bambine che hanno dialogato sui loro ricordi di nido, vanno a comporre un video per continuare a costruire e diffondere le “voci di diritti”.
Il video su youtube https://youtu.be/6WoQWMvrGM4
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]