Mercoledì 5 gennaio si è insediato ufficialmente, con una cerimonia online, il nuovo consiglio provinciale di Modena, quello determinato dalle elezioni provinciali dello scorso 18 dicembre, che in base alla legge 56 di riordino delle Province resterà in carica per i prossimi due anni.
Durante la seduta è stata approvata la convalida dei nuovi consiglieri: per la lista “Insieme per una nuova provincia” sono stati eletti il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli (confermato vice-presidente dell’ente), il sindaco di Guiglia Iacopo Lagazzi, la sindaca di Formigine Maria Costi, il consigliere comunale di Modena Fabio Poggi, la sindaca di Ravarino Maurizia Rebecchi, la sindaca di Campogalliano Paola Guerzoni e la sindaca di Camposanto Monja Zaniboni; per la lista “Unione Modena Civica-Uniamoci”, invece, sono stati eletti il consigliere comunale di Nonantola Antonio Platis, la consigliera comunale di Medolla Lavinia Zavatti, il consigliere comunale di Cavezzo Stefano Venturini e la consigliera comunale di Modena Luigia Santoro; per la lista “Civici, ecologisti e progressisti. Per una Provincia della sostenibilità”, infine, è stato eletto il consigliere comunale di Finale Emilia Mattia Veronesi.
Il consiglio provinciale è composto da 12 consiglieri (che non percepiscono alcuna indennità) e dal presidente della Provincia Gian Domenico Tomei: l’organo approva bilanci, regolamenti, piani e programmi e ogni altro atto sottoposto dal presidente. Alle Province attualmente sono assegnate le competenze sulla rete di quasi mille chilometri di strade provinciali, sull’edilizia scolastica superiore e sulla pianificazione della rete scolastica, oltre che l’assistenza tecnico-amministrativa ai Comuni, la pianificazione territoriale e le pari opportunità.
“Per affrontare le sfide impegnative dei prossimi anni c’è bisogno di un ente di area vasta come la Provincia, in grado di svolgere un ruolo di supporto per i Comuni e di coordinamento e collegamento con la Regione e lo Stato, una funzione di programmazione territoriale sovracomunale all’insegna della sostenibilità, proseguendo nella gestione di servizi importanti come l’edilizia scolastica superiore e la viabilità provinciale”, ha spiegato Tomei in occasione dell’insediamento.
“Come ente abbiamo superato anni difficili, durante i quali la Provincia è stata messa in discussione e ha subito pesanti tagli a seguito di una riforma che il referendum costituzionale ha superato. Per questo ora serve una nuova legge che restituisca dignità all’ente. Siamo ritornati protagonisti, anche grazie alle risorse assegnate per l’edilizia scolastica e la viabilità che ci consentono di garantire servizi all’altezza delle esigenze dei cittadini”.
“Ma non solo”, ha sottolineato Tomei: “Nell’ambito della gestione delle risorse del Pnrr, in particolare quelle destinate all’edilizia scolastica, alle Province viene assegnato dal governo un ruolo di programmazione, proposta progettuale e coordinamento dei Comuni di notevole rilievo, che intendiamo svolgere con impegno e responsabilità affinché queste risorse siano utilizzate al meglio e nei tempi previsti”.
Nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, infatti, sono usciti di recente i bandi per l’assegnazione agli enti locali di 800 milioni di euro per nuovi edifici, 500 milioni per le manutenzioni e 300 milioni per le palestre (quasi 50 milioni per le scuole emiliano-romagnole); le proposte da inviare al ministero saranno coordinate dalla Provincia e le graduatorie saranno approvate entro la primavera del 2022.
“Sono certo – ha concluso Tomei salutando i nuovi consiglieri – che sapremo svolgere questo impegno con equilibrio e con quell’atteggiamento costruttivo che ha caratterizzato il precedente consiglio, nell’esclusivo interesse della nostra comunità”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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