Ammontano a quasi 20 milioni di euro le risorse destinate alla manutenzione straordinaria delle strade delle quattro aree interne dell’Emilia-Romagna: l’Appennino piacentino e parmense, l’Appennino emiliano, il Basso Ferrarese e l’Alta Val Marecchia, territori che comprendono 33 Comuni nelle province rispettivamente di Piacenza e Parma, di Reggio, di Ferrara e di Rimini.
L’obiettivo è quello di garantire strade più accessibili e sicure per facilitare i collegamenti con le località sede di servizi essenziali in campo sanitario, sociale e scolastico, contrastare l’isolamento e favorire le opportunità di vita e di lavoro di chi vive in montagna, ovvero nei luoghi più lontani dai grandi centri abitati.
I fondi sono in arrivo dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile nell’ambito degli interventi che accompagnano il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Le risorse (300 milioni complessivi per il periodo compreso tra il 2021 e il 2026) sono state ripartite a livello nazionale sulla base di parametri come la popolazione residente, l’estensione della rete stradale, l’esistenza di rischio sismico e la presenza di situazioni di dissesto idrogeologico.
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna i fondi a disposizione (pari a 19 milioni e 812mila euro) sono stati così ripartiti: 5 milioni e 925mila euro per l’Appennino piacentino-parmense, 5 milioni e 146mila euro per l’Appennino emiliano, 4 milioni e 458mila euro per il Basso Ferrarese e 4 milioni e 283mila euro per l’Alta Val Marecchia.
Le Province interessate, in quanto soggetti attuatori, dovranno comunicare al Ministero i piani di intervento entro il 31 marzo del 2022: è tuttavia fatta salva la possibilità di segnalare direttamente al Ministero gli interventi considerati urgenti e che non necessitano di preventiva programmazione, limitatamente alle risorse previste per la prima annualità.
“Siamo soddisfatti di questo primo passo per valorizzare le aree interne e la loro rete stradale, ulteriore testimonianza che il confronto con gli enti locali è essenziale per trovare soluzioni concrete”, ha commentato l’assessora a montagna, programmazione e aree interne della Regione Emilia-Romagna Barbara Lori: “Chiaramente l’auspicio è che sia solo il primo tassello di un percorso più strutturato che possa consolidarsi nel tempo. Il nostro impegno come Regione è quello di sostenere sempre più la crescita di questi territori che rappresentano un’importante risorsa per tutta l’Emilia-Romagna, sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico, aumentando la dotazione di servizi e promuovendo, in accordo con le comunità locali, modelli di sviluppo dal basso, sostenibili e attenti a valorizzare i naturali punti di forza di queste zone”.
Ultimi commenti
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]