Oltre una cinquantina di persone tra iscritti, militanti, amministratori ed eletti del Partito Democratico reggiano hanno firmato un appello per sostenere la candidatura alla segreteria provinciale del Pd di Reggio dell’ex sindaco di Boretto Massimo Gazza, che se la dovrà vedere con l’attuale sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro.
Tra i firmatari anche nomi di rilievo come il sindaco di Reggio Luca Vecchi, il presidente della Provincia di Reggio Giorgio Zanni, la senatrice Vanna Iori, il deputato Andrea Rossi, il sottosegretario alla presidenza della giunta della Regione Emilia-Romagna Giammaria Manghi, l’assessore regionale Alessio Mammi, i sindaci di Scandiano Matteo Nasciuti, di Albinea Nico Giberti, di Boretto Matteo Benassi, di Guastalla Camilla Verona, di Reggiolo Roberto Angeli e di Bibbiano Andrea Carletti, oltre a vari altri assessori e consiglieri comunali della provincia.
“La capacità autentica del Partito Democratico a Reggio si misura dalle opportunità che sa creare per il proprio territorio. Quanto lavoro, educazione, salute, quanta rigenerazione ambientale, opportunità culturali, inclusione, dignità nella cura delle fragilità, quanta legalità, convivialità nelle nostre feste. Su questi impegni si misura a Reggio il Partito Democratico. Su queste sfide si misura in generale la credibilità e la funzione della politica. Per noi una politica capace di manifestare e dare concretezza alla propria identità”.
“Un partito di prossimità e di rappresentanza dei bisogni che vuole rilanciare le opportunità di impegno civile per i giovani, le famiglie e i lavoratori, che consente a ragazze e ragazzi di dare il loro contributo al governo del territorio e sa essere un riferimento affidabile per le giovani famiglie che affrontano la sfida di essere genitori, che sa stare a fianco delle persone che sono attive nel mondo del lavoro e nel volontariato, le forze vive della nostra terra, che sa difendere e promuovere l’esercizio di diritti fondamentali previsti dalla Costituzione ma ancora lungi dall’essere acquisiti”.
Un partito, hanno sottolineato i firmatari dell’appello, “che abbia nelle sue fondamenta la voglia e la volontà di essere inclusivo, aprirsi, riconnettere e valorizzare la visione plurale delle diverse anime che lo rappresentano, perché le sensibilità e le storie diverse possano diventare una ricchezza politica da condividere, senza contrapposizioni. Un partito che nella sua proposta sappia dare voce all’ampia e articolata varietà del nostro territorio provinciale, interpretando la profonda connessione e interdipendenza tra problematiche e opportunità di sviluppo sostenibile complessivo, in un tempo di sfide inedite e di grandi cambiamenti”.
“Serve una nuova visione sul nostro modo di ritrovarci nella Festa provinciale, un’occasione in cui si partecipa per condividere e arricchire un progetto comune. Una festa popolare, inclusiva, nuova anche nelle forme organizzative, che sappia cogliere i contenuti della contemporaneità e aprirsi agli stimoli che arrivano da fuori”.
“Siamo consapevoli della grande forza del Partito Democratico, unico luogo politico che ancora oggi può tenere in relazione un intero territorio articolato e complesso, aperto al mondo ed esposto a cambiamenti inediti e radicali. Il Pd può farsi portavoce di queste istanze solo con un’organizzazione credibile, con capacità di relazione, con un autonomo ruolo e rapporto di franca collaborazione con le amministrazioni locali, con proposte ambiziose e precise, con costante cura delle sue basi territoriali e un impegno alla formazione e promozione di nuove classi di dirigenti”.
“Pensiamo – hanno spiegato i firmatari – a un partito che sia un autentico laboratorio politico, che non si esaurisce nell’azione amministrativa e dei tanti bravi amministratori democratici, ma che sia in grado di stimolare elaborazione progettuale, utile anche a livello nazionale. Nella nostra proposta, il Partito Democratico dovrà sempre più essere se stesso, il luogo della politica che sa attivare le persone per dare valore a un territorio. Un partito di frontiera, aperto ad aggregare e indirizzare le forze migliori della società contemporanea, che sa tutelare senza compromessi chi rischia l’esclusione”.
Un progetto ambizioso, secondo gli stessi firmatari, “che si muove nell’ottica di riconoscersi e riconnettersi con i nostri iscritti, militanti, elettori, eletti. Abbiamo per questa ragione sostenuto la candidatura a segretario della federazione Pd di Reggio di Massimo Gazza, che insieme a noi ha costruito un progetto di campo largo con al centro un unico obiettivo: il bene comune”.
A firmare l’appello, oltre ai nomi già citati, anche Cassandra Bartolini, Francesca Bedogni, Alessandro Benevelli, Roberto Bertacchini, Luca Bolondi, Dario Bottazzi, Simone Casoni, Luca Cattani, Eva Coisson, Fabrizio Corti, Raffaella Curioni, Elisa Davoli, Mauro Davoli, Paolo Debbi, Emanuele Ferrari, Francesco Ferretti, Fabrizio Ferri, Nando Ganassi, Mattia Giroldi, Barbara Incerti, Dumas Iori, Marco Lasagna, Luciano Longhi, Ivan Lusetti, Marwa Mahmoud, Elisa Malaguti, Lucio Malavasi, Stefano Marazzi, Elena Marchesi, Daniele Marchi, Daniele Menozzi, Valeria Montanari, Marcello Moretti, Francesco Nasi, Alberto Olmi, Viliam Orlandini, Sara Paderni, Alex Pratissoli, Annalisa Rabitti, Fabio Ruffini, Silvia Saracca, Luca Spagni, Clara Zannoni e Oreste Zurlini.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]