I dati sono inequivocabili: nelle ultime settimane la curva dei contagi dell’epidemia di coronavirus sta crescendo in tutta Italia, con l’Emilia-Romagna ormai stabile a una quota di svariate centinaia di nuovi casi al giorno. Un aumento particolarmente marcato soprattutto tra i bambini e le bambine, una fascia d’età al momento ancora non vaccinabile.
La situazione degli ospedali, tuttavia, “è sotto controllo”, come ha spiegato in conferenza stampa l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini, e al momento non ci sono particolari timori legati a un eventuale passaggio della regione in zona gialla.
Il tasso di ospedalizzazione, infatti, è ancora abbondantemente sotto i livelli di guardia: l’occupazione delle terapie intensive è al 4,6% (la soglia critica è fissata al 10%), quella degli altri reparti Covid è al 5,8% (la soglia critica è fissata al 15%). Per far scattare il passaggio dell’Emilia-Romagna dall’attuale zona bianca alla zona gialla dovrebbero essere superate contemporaneamente entrambe queste soglie di attenzione, uno scenario al momento non all’orizzonte.
Nelle terapie intensive, ha precisato l’assessore Donini, “la quasi totalità dei ricoverati non è vaccinata, mentre nei reparti Covid i vaccinati ricoverati sono o persone molto anziane o persone che magari erano andate in ospedale per altri problemi e poi hanno scoperto di essere positivi”.
L’indice Rt per l’Emilia-Romagna si è attestato a quota 1,23, in crescita rispetto all’1,17 della settimana scorsa. In aumento anche l’incidenza, passata da 72,8 a 83,7 nuovi casi ogni centomila abitanti, con le previsioni che ipotizzano per la prossima settimana un ulteriore rialzo, fino alla soglia dei 90 casi ogni centomila abitanti. L’incidenza maggiore si registra tra i più piccoli: è a 193 casi ogni centomila abitanti nella fascia d’età 6-10 anni, e a 165 casi ogni centomila abitanti nella fascia d’età 11-13 anni.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]