Annullate tutte le iniziative, organizzate e patrocinate dal Comune di Sassuolo, fino a domenica 21 novembre compresa. In segno di rispetto per le vittime della tragedia di via Manin, l’Amministrazione ha deciso di annullare tutti gli eventi, mostre e manifestazioni, in programma già a partire da oggi e fino a domenica compresa, in attesa di conoscere la data delle esequie per proclamare la giornata di lutto cittadino.
La strage. Ha prima sterminato con un grande coltello la famiglia e poi si è tolto la vita. La strage è avvenuta nel cuore ceramico di Modena, a Sassuolo, dove un uomo di 38 anni di origine tunisina, Nabil Dhahri, il commesso di un supermercato, ha ucciso a coltellate la moglie, Elisa Mulas, 43 anni, origini sarde, e i figli di 2 e 5 anni e anche la mamma di lei, Simonetta Fontana 64 anni (ex dipendente comunale e bidella in varie scuola), prima di suicidarsi. A scampare alla mattanza la figlia di 11 anni che la donna aveva avuto da un’altra relazione, che si trovava a scuola e che nessuno è andato a prendere, per questo motivo è stato scoperto il massacro in via Manin, quando il fratello della donna uccisa ha aperto la porta dell’appartamento trovando i 5 cadaveri.
La tragedia è avvenuta fra le 15 e le 16 in via Manin, non lontano dal centro, dove abitava la suocera e dove la donna si era trasferita con i figli dopo la fine della relazione con il 38enne. Quando i primi soccorritori sono arrivati si sono trovati davanti una scena raccapricciante: cinque cadaveri, uccisi, probabilmente, da un’arma bianca. Fra questi anche quelli dei due bambini piccolissimi. Oltre alla polizia scientifica, che per ore ha compiuto i rilievi nell’abitazione alla ricerca di indizi e tracce, sul luogo del massacro sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia municipale di Sassuolo che hanno transennato l’intera strada per permettere alle indagini di svolgersi.
Stando ai primi elementi raccolti, non ci sarebbe stata una crisi economica alla base del gesto, ma un movente passionale. Lui non si sarebbe voluto rassegnare alla fine della relazione. Due settimane fa la donna, stanca delle continue liti, avrebbe lasciato la casa e sarebbe andata a vivere dalla mamma. Nabil sarebbe addirittura arrivato a minacciare la ex compagna di morte, come testimonierebbe una registrazione fatta nei giorni scorsi da Elisa. L’uomo viveva da tempo a Sassuolo e lavorava in un supermercato della zona. Lei era impiegata come donna delle pulizia in città.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]