Il docufilm: quando Modena era “La piccola Indianapolis”

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Il regista modenese Fabio Fasulo ne “La piccola Indianapolis” racconta l’epopea dell’Aerautodromo che tra gli anni ’50 e ’70 fu teatro di spettacolari corse di auto e motociclette. Il film viene proiettato venerdì 19 novembre al BPER Banca Forum Monzani, preceduto da un incontro con il regista, Claudio Lusuardi, Gianfranco Bursi, Luca Cadalora e moderato da Leo Turrini. L’ingresso è libero e gratuito senza prenotazione dei posti. Si accede con green pass o tampone negativo

Immaginate di avere un circuito di moto GP o di Formula 1 accanto a casa, a Modena, e che sia sufficiente arrampicarsi su un muro o provare a scavalcarlo per incontrare in carne ed ossa i piloti e i vostri campioni… Il docufilm “La piccola Indianapolis. Storie di uomini e di moto” – di Fabio Fasulo e Francesca Mignardi, per la regia di Fasulo – narra quella che fu la “piazza” di prova, di gara, di socializzazione e di mostra degli sviluppi tecnici tra gli anni 50 e gli anni 70: l’Aerautodromo di Modena. Un luogo che purtroppo non esiste più, ma del quale tanti si ricordano per averci gareggiato o per aver visto sfrecciare grandi campioni come Fangio, Ascari, Castellotti, Agostini, Villa, Pasolini, Saarinen solo per citarne alcuni. Quello che era il circuito, oggi è il parco Ferrari, negli ultimi anni meglio conosciuto come Modena Park.

Venerdì 19 novembre a partire dalle 21 il BPER Banca Forum Monzani invita il pubblico a un incontro aperto a tutti, senza prenotazione, in cui il giornalista Leo Turrini dialoga con il regista e Francesca Mignardi, ideatori del film, e intervengono Claudio Lusuardi, Gianfranco Bursi, Luca Cadalora; alle 22 viene proiettato il film.

L’Aerautodromo di Modena non è stato semplicemente un circuito di gare automobilistiche e motociclistiche, ma fulcro di quell’economia fatta di piccoli artigiani divenuti poi colossi industriali del nostro territorio che oggi chiamiamo Motor Valley. Ed è stato anche l’emblema di tanti cittadini che nel dopoguerra hanno avuto il circuito come punto di ritrovo, dove iniziative, eventi, competizioni erano valvola di sfogo e di stimolo per una città che era pronta a rinascere. Negli occhi di tanti ragazzini è nata la passione, la voglia di competere, di costruire e di innovare.
Con “La Piccola Indianapolis” si racconta una storia, durata un quarto di secolo, e incentrata sul mondo delle corse a due ruote perché era proprio qui a Modena che ogni anno a marzo rinasceva tutto con la prima data della stagione motociclistica che diventava un appuntamento mondiale.

L’ingresso è libero e gratuito senza prenotazione dei posti. Si accede con green pass o tampone negativo.

Infoline: forumguidomonzani.it