Continua a rimanere sotto la lente di ingrandimento la situazione dell’ospedale Cesare Magati di Scandiano, in provincia di Reggio. Nei giorni scorsi la presidente dell’Ausl reggiana Marchesi ha annunciato che il pronto soccorso riaprirà solamente il prossimo marzo, in orario part-time e a condizione che si riesca a trovare personale medico specializzato.
A questo si aggiunge il fatto che, secondo quanto stabilito dal piano attuativo locale (Pal), c’è il serio rischio di soppressione dell’automedica durante le ore notturne, in favore di un mezzo in più a servizio dell’ospedale del capoluogo Reggio.
“Una situazione a dir poco inaccettabile”, secondo la consigliera comunale scandianese della Lega Chiara Ferrari e il referente provinciale reggiano del Carroccio Matteo Melato: “Ricordiamo che il territorio interessato comprende oltre cinquantamila abitanti, non possiamo di certo mettere a repentaglio la loro salute per esigenze di razionalizzazione dei costi del personale sanitario”.
“È assolutamente doveroso garantire un’assistenza sanitaria decorosa ai cittadini, e di certo questi provvedimenti presi dall’alto fanno sorgere seri dubbi sulla qualità della sanità regionale. Richiediamo il prima possibile risposte esaustive sul tema dal presidente della Regione Bonaccini, risposte che ad oggi non abbiamo ancora ottenuto. È indispensabile che le autorità si adoperino per trovare al più presto una soluzione condivisa che possa tutelare in maniera adeguata la salute degli abitanti di Scandiano, Casalgrande, Castellarano, Rubiera, Viano e Baiso”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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