Il questore di Bologna ha disposto la chiusura della discoteca Numa per 12 giorni dopo che nella notte tra sabato 6 e domenica 7 novembre un ragazzo di 19 anni, calciatore della Primavera del Bologna, è stato accerchiato e picchiato da un gruppo di coetanei all’esterno del locale in via Maserati, alla periferia della città; il giovane, soccorso dal personale sanitario del 118, è stato curato e dimesso con 21 giorni di prognosi.
Sulla vicenda sta indagando la squadra mobile di Bologna. Gli investigatori hanno ascoltato la vittima e i testimoni presenti al momento del fatto e hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza, tracciando un profilo degli aggressori, tutti di origine nordafricana.
“La caratteristica negativa di questa vicenda – ha detto il dirigente della divisione di polizia amministrativa e sicurezza della questura di Bologna Vincenzo Frontera – è che quella sera né gli addetti alla sicurezza del locale né i gestori hanno chiamato le forze dell’ordine”.
Anche per questo motivo nella giornata di giovedì 11 novembre la polizia ha notificato il provvedimento ai titolari del locale, spiegando che la discoteca “costituiva fonte di pericolo e non garantiva la sicurezza degli avventori”. Già a inizio ottobre era stato necessario un intervento delle volanti per un assembramento di circa 400 persone, che nell’occasione avevano cercato di entrare nel locale forzando i controlli; a novembre, invece, gli agenti erano dovuti intervenire sul posto per una rissa.
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se questo era un rivoluzionario... più che altro sembra un banale personaggio che tuttora non ha idea di ciò che lo circonda
Stavo per scrivere le stesse cose. Per quanto posso vedere, l'"ardore guerriero" di questa fallimentare classe dirigente, legata mani e piedi agli interessi dell'egemone oltreoceano, […]