In Emilia-Romagna l’efficacia dei vaccini contro il nuovo coronavirus continua a confermarsi molto elevata nel tempo, soprattutto nel prevenire i ricoveri in ospedale, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi.
Secondo l’ultimo report dell’Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia-Romagna, che ha analizzato l’incidenza del Covid-19 e delle sue conseguenze su tutto il territorio regionale nel periodo compreso tra il 23 settembre e il 20 ottobre di quest’anno, l’efficacia media nel prevenire le infezioni (cioè i contagi) è stata del 79,5%, percentuale che sale all’89,9% se si parla di prevenire un possibile ricovero in area medica.
L’efficacia media dei vaccini risulta ancora più alta nel prevenire i decessi (92,6%) e i ricoveri in terapia intensiva (93,8%), confermando l’assoluta necessità di un ciclo vaccinale completo per mettersi il più possibile al riparo dalle conseguenze negative di un’eventuale contagio.
Secondo il monitoraggio, infatti, chi non ha ricevuto nemmeno una dose di vaccino rischia di infettarsi 3,6 volte in più di chi si è già vaccinato, oltre a incorrere in probabilità di ricovero cinque volte maggiori; per i non vaccinati, inoltre, il rischio di dover ricorrere a un ricovero in terapia intensiva in caso di infezione è 14,1 volte superiore.
Nelle quattro settimane prese in esame dal report i contagi hanno colpito principalmente giovani e giovani adulti non vaccinati (tra i 12 e i 39 anni), mentre l’incidenza di ricoveri in reparti ospedalieri Covid-19 e in terapia intensiva è risultata significativa soprattutto tra le persone non vaccinate nella fascia 60-79 anni.
Nello stesso arco temporale sono stati registrati 71 decessi, 53 dei quali nella fascia di popolazione con più di 80 anni. Degli altri 18 decessi, invece, tredici hanno riguardato persone appartenenti alla classe di età 60-79 anni, fascia anagrafica in cui l’incidenza di morte è 6,4 volte superiore tra i non vaccinati rispetto ai vaccinati.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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