I carabinieri di Toano, comune nell’Appennino reggiano, hanno denunciato alla procura di Reggio undici persone con l’accusa di truffa in concorso tramite la rete internet e riciclaggio. Otto degli indagati sono di origine napoletana, tre di origine siracusana; sono tutte persone di età compresa tra i 21 e i 49 anni e con a carico precedenti di polizia, molti dei quali per la stessa tipologia di reati.
La complessa attività investigativa ha preso il via dopo una denuncia per truffa presentata ai carabinieri toanesi da un cittadino reggiano: dopo mesi di indagini, online e offline, i militari sono riusciti a ricostruire l’estensione della rete criminale, collegando gli indagati a una sessantina di truffe – che avevano consentito di incassare decine di migliaia di euro – messe a segno ai danni di persone residenti in varie province italiane.
Secondo le indagini, gli indagati utilizzavano un modus operandi ormai consolidato. Il tutto aveva inizio con la pubblicazione online di un finto annuncio di vendita di prodotti di informatica, telefonia, elettronica e giochi: a coloro che si mostravano interessati all’acquisto veniva richiesta una caparra, da versare attraverso la ricarica di una carta PostePay (intestata a terze persone compiacenti), ma subito dopo il pagamento il finto venditore si rendeva di fatto irreperibile, incassando i soldi della malcapitata vittima e facendo perdere le proprie tracce.
Gli accertamenti effettuati dai carabinieri, come l’esame della lista dei movimenti contabili associati alle carte PostePay in questione, hanno consentito di individuare numerosi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, che avevano compiti ben definiti: dalla creazione di finti portali di e-commerce al reperimento delle carte PostePay per ricevere i versamenti delle caparre, fino all’acquisto di schede telefoniche intestate a persone fittizie.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!