È in programma mercoledì 27 ottobre alle 18, nell’aula magna di Santa Lucia, la cerimonia di fine mandato del rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, appuntamento durante il quale il rettore saluterà l’intera comunità accademica (studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo) illustrando le attività e i progetti portati avanti nel corso del suo mandato, iniziato nel 2015.
Le parole chiave del rettorato di Ubertini sono state quattro: condivisione, sostenibilità, Europa e soprattutto “apertura”, concetto fondamentale che per il rettore uscente deve consentire la riprogettazione del sistema universitario alla fine della pandemia. Ubertini, quindi, illustrerà i dati salienti riguardanti le azioni di progettualità relative sia alla cittadella universitaria che al multicampus, sottolineando l’immagine di una comunità che si rinnova accogliendo al suo interno popolazioni studentesche sempre più ampie.
Al discorso del rettore seguirà una lezione del prof. Luciano Floridi sul futuro della ricerca universitaria e sullo sviluppo delle nuove tecnologie, un tema particolarmente caro al docente che oggi, oltre a insegnare ad Oxford, è anche professore dell’Alma Mater, rappresentando una delle voci più interessanti a livello europeo per quanto riguarda la congiunzione tra sapere umanistico e sapere informatico.
La serata proseguirà con la proiezione in anteprima del film “Magnifiche. Storia e storie di Università. L’Alma Mater Studiorum”, realizzato per Rai Storia da Aldo Zappalà e Mario Leombruno. Il film fa parte di una serie di cinque episodi dedicati alle università italiane più antiche – Bologna, appunto, ma anche Napoli, Firenze, Padova e Roma – per raccontare le tappe e i momenti più importanti della storia dell’ateneo, dalle origini medievali fino al presente, con particolare attenzione ai personaggi centrali della storia universitaria felsinea e ai luoghi nei quali questa è avvenuta.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]