La procura di Bologna si appresta a iscrivere nel registro degli indagati l’autista del camion che intorno all’una della notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 ottobre ha schiacciato e ucciso Yaya Yafa, il ragazzo di 22 anni della Guinea Bissau (dipendente della cooperativa di trasporti Metra) morto al suo terzo giorno di lavoro presso l’Interporto bolognese.
Il pubblico ministero Augusto Borghini, titolare del fascicolo, sembrerebbe inoltre orientato a non disporre l’autopsia sul corpo della vittima, dal momento che l’accertamento è ritenuto poco utile alle indagini dato che le cause del decesso sono risultate da subito evidenti.
Sono invece in corso alcuni accertamenti dei carabinieri, coordinati dalla procura felsinea, per capire perché e come il tragico fatto sia accaduto e per ricostruire la filiera di appalti ed eventualmente, a quel punto, considerare altre posizioni di responsabilità che dovessero emergere. Secondo la prima ricostruzione, il giovane lavoratore sarebbe rimasto incastrato tra una ribalta (il punto di carico/scarico merci) del magazzino del corriere Sda Express Courier nel blocco 13.4 e il mezzo pesante, che stava per essere parcheggiato a ridosso della ribalta stessa per agevolare la procedura per caricare la merce sul retro del camion.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]