A 50 anni dalla sua scomparsa Igor Stravinskij, tra i più influenti compositori del ventesimo secolo, è il protagonista di due concerti – entrambi nella cornice del teatro municipale Valli – in condivisione tra Festival Aperto e stagione dei concerti della Fondazione I Teatri di Reggio: dopo quello di mercoledì con i solisti della Mahler Chamber Orchestra, il prossimo appuntamento è in programma sabato 23 ottobre alle 20.30 con il duo pianistico formato da Katia e Marielle Labèque.
Il duo si misurerà con il lavoro più scandaloso (prima) e più acclamato (poi) dell’intera produzione di Stravinskij: “La sagra della primavera” è l’evento originario, l’innesco scatenante, simbolo della fama mondiale e soprattutto del ruolo storico ricoperto dal compositore russo. Negli stessi anni nasce anche un capolavoro di sensibilità opposta: le “Épigraphes” di Debussy, mentre quasi cento anni dopo, con “Four Movements”, Philip Glass crea un paesaggio denso, dove la ripetizione – pure sostanziale – non è più dominante come era nei pezzi degli anni Settanta e Ottanta.
Katia e Marielle Labèque, pianiste le cui ambizioni musicali sono iniziate in tenera età, sono salite alla fama internazionale con la loro interpretazione contemporanea della “Rhapsody in Blue” di Gershwin, uno dei primi dischi d’oro nella musica classica; da allora hanno sviluppato una carriera straordinaria con esibizioni in tutto il mondo, con concerti caratterizzati da incredibile sincronismo ed energia, tanto da essere state definite dal New York Times “il migliore duo pianistico di oggi”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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