La quarta corsia dell’autostrada A1 tra Modena e Piacenza “è prioritaria” e va inserita tra gli obblighi della convenzione di Autostrade per l’Italia, con l’obiettivo di far partire al più presto il progetto e l’iter di approvazione dell’opera: è questa, in sintesi, la richiesta che l’assessore a infrastrutture, trasporti e mobilità della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini ha indirizzato al ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini e all’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.
Il notevole rialzo dei volumi di traffico – soprattutto di quello pesante – registrato nel tratto in questione dopo la crisi economica del periodo 2008-2013, e che si è intensificato ancora di più grazie alla ripartenza post-pandemica, “ha comportato – si legge nella lettera – un nuovo aggravamento della congestione, incrementando il tasso di incidentalità e generando numerose situazioni di disagio per gli utenti”.
La realizzazione della quarta corsia nel tratto compreso tra il casello di Modena Nord e il confine regionale a Piacenza “è prevista nel piano regionale integrato dei trasporti con orizzonte 2025, adottato dall’Assemblea legislativa regionale alla fine del 2019”, ha ricordato la lettera. Per assicurare l’omogeneità funzionale della rete, l’intervento “dovrebbe essere esteso anche al ponte sul fiume Po posto al confine con la regione Lombardia, una previsione coerente con quanto esplicitato anche dagli omologhi strumenti pianificatori lombardi”.
Gli attuali problemi del tratto autostradale, secondo l’assessore Corsini, “si sono riverberati anche sulla viabilità circostante, che si è trovata a dover sostenere eccessivi flussi di traffico per sopperire ai molti disservizi che periodicamente interessano l’autostrada. È una situazione che gli amministratori degli enti locali della zona ci hanno segnalato ripetutamente e che impone una risposta. Il nostro territorio ha bisogno di infrastrutture adeguate e di mantenere un buon livello di servizio per sostenere la ripresa economica, soprattutto in relazione a distretti industriali per noi fondamentali quali, ad esempio, il biomedicale o quelli legati alla Motor e alla Food Valley”.
“Dobbiamo tenere un giusto punto di equilibrio tra crescita e sostenibilità – ha osservato l’assessore regionale – e per questo vigileremo affinché le opere siano ben compensate dal punto di vista ambientale. Stiamo lavorando coi territori per aumentare sempre di più la quota ferro nei trasporti merci che attraversano la nostra regione con il progetto della zona logistica semplificata”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!