Nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 ottobre un incendio ha devastato l’oasi felina di Pianoro, sull’Appennino bolognese: le fiamme hanno distrutto l’infermeria – dove sono morti carbonizzati otto gatti, intrappolati senza possibilità di fuga – e diverse altre nuove strutture, compresi strumenti donati o acquistati negli anni, dal valore complessivo di decine di migliaia di euro. Molti dei gatti presenti, inoltre, sono scappati lontano, terrorizzati dall’incendio.
I primi accertamenti, eseguiti dai vigili del fuoco e dai carabinieri di San Lazzaro di Savena, non hanno ancora permesso di stabilire con certezza le cause dell’origine del rogo: dall’analisi dei filmati delle telecamere di sicurezza non sarebbero state identificate figure estranee nei pressi dell’oasi felina, motivo per cui l’ipotesi più probabile al momento sembra essere quella di un cortocircuito, partito forse da un tappetino riscaldato.
“Voi sapete quando amore e quante energie abbiamo investito in questo posto e quante storie si intrecciano in questi nostri pochi e amatissimi metri quadri”, hanno spiegato i gestori: “Oggi più di metà dell’oasi non esiste più e non sappiamo come potremo andare avanti dopo questa notte maledetta. Abbiamo bisogno di guardarci in faccia tra noi volontari e di avere un momento per riflettere sui prossimi passi da fare. Aggiorneremo come sempre tutti i nostri sostenitori su tutto quello che succederà in questi giorni”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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