All’Università di Bologna sono scattate le prime sospensioni per la mancata esibizione del Green pass all’ingresso, obbligatorio per entrare in ateneo già dall’inizio di settembre per tutto il personale universitario.
In questi giorni è stato ufficialmente sospeso un docente che per cinque volte consecutive non ha voluto esibire la certificazione verde, ma c’è anche il caso di una dipendente amministrativa dell’Alma Mater che ha raggiunto il quinto giorno consecutivo senza voler mostrare la certificazione verde Covid-19 per entrare in ufficio, e per la quale l’iter di sospensione è stato già avviato.
“Finora abbiamo avuto meno di una decina di sospensioni, tra personale docente e amministrativo”, ha spiegato Chiara Elefante, prorettrice al personale dell’università felsinea. Nei giorni scorsi a Bologna era scoppiato anche il caso di Silvia, studentessa ventenne di filosofia contraria al Green pass che si era presentata a lezione senza la certificazione verde Covid-19 (richiesta anche agli studenti per poter seguire la didattica in presenza) e che, rifiutandosi di lasciare l’aula universitaria, aveva costretto la docente a sospendere la lezione per tutti i presenti.
Ultimi commenti
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]