Sono passati cinquant’anni dalla mia ordinazione a prete, il 2 ottobre 1971.
Se faccio i conti, ad occhio e croce, ho celebrato ventimila Messe. Per ventimila volte, ho ripetuto e ho ascoltato le parole di Gesù: “Questo è il mio corpo; questo è il mio sangue, per voi, per te”. Dopo ventimila volte, anche un sordo dovrebbe averle capite: sono parole di amore infinito, che consolano anche il più grande dei peccatori.
Proprio perché sono parole d’amore, questa mia ricorrenza può essere paragonata al giubileo di un matrimonio. Voglio testimoniare che il mio Signore è stato fedele e mi ha riempito di doni.
Infatti, sono anche quasi quarant’anni che dirigo il CeIS e esattamente venticinque che sono diventato parroco a san Pellegrino; poi, da nove anni, si è aggiunta la comunità del Buon Pastore.
Oggi, con la serenità del tempo che è passato, voglio dire, a voi che leggete, che siete stati e siete per me un grande dono. Certamente, superiore ai miei meriti e nonostante i miei difetti.
Non sempre ho capito dove il Signore mi portava e alcune volte ho proprio avuto paura; ma mi sono fidato e ora vorrei dire a tutti: obbedite a Lui, perché dall’obbedienza al Signore nasce la pace.
Non so quanto tempo ancora rimarrò con voi. Ma se passano i sacerdoti, rimane l’Eucaristia. Mettetela sempre al centro, non stancatevi di ascoltare le parole d’amore che Gesù ripete a ciascuno di voi.
Leggi qui sotto il programma per le celebrazioni dei 50 anni di sacerdozio di don Giuseppe Dossetti.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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