La polizia di Bologna ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un uomo di 30 anni, accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazzina di 12 anni. L’episodio, secondo la prima ricostruzione dei fatti, sarebbe avvenuto qualche giorno fa nell’abitazione dell’uomo, situata nel quartiere Pilastro, alla periferia della città.
Nella mattinata di sabato 21 agosto la ragazzina ha raccontato al padre quanto era accaduto. Il genitore, dopo aver chiamato a raccolta alcuni familiari, si è presentato a casa del trentenne per chiedergli conto dell’accaduto: quest’ultimo avrebbe ammesso il rapporto sessuale, sostenendo che la vittima sarebbe stata consenziente.
A quel punto il gruppo di parenti, una trentina di persone in tutto, ha trascinato l’uomo fuori dal suo appartamento e, una volta in strada, l’ha aggredito con pugni e calci. Alcuni residenti, alla vista di quella scena, hanno chiamato la centrale operativa del 113 per segnalare la rissa in corso.
Sul posto, oltre alle pattuglie della polizia, è arrivato anche il personale medico del 118, che ha soccorso il trentenne. La ragazzina, invece, è stata accompagnata in ospedale per accertamenti. L’uomo, padre di una coetanea amica della vittima, è stato sottoposto a fermo, in attesa dell’udienza di convalida: nel frattempo la polizia ha requisito i telefoni cellulari del 30enne e della ragazza per analizzarli e cercare di chiarire meglio i contorni della vicenda.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]