Canossa. Ventenne arrestato per spaccio vìola i termini degli arresti domiciliari e torna in carcere

carabinieri auto mascherina

È tornato in carcere il ragazzo di 20 anni che era stato arrestato dai carabinieri lo scorso 7 maggio con l’accusa di aver venduto dosi di hashish e marijuana a ragazzi e ragazze minorenni davanti alle scuole medie di Quattro Castella, in provincia di Reggio: il giovane, in un primo momento, era stato portato in carcere a Modena, ma dopo l’interrogatorio di garanzia era riuscito a ottenere gli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Canossa, in attesa del processo (deve rispondere del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravato dal fatto che l’attività illegale sarebbe stata svolta nei pressi di una scuola e con vendita anche a minori di 18 anni).

La misura cautelare, tuttavia, prevedeva anche alcune condizioni, tra cui il divieto di comunicare con persone estranee al proprio nucleo familiare convivente e il limite di una sola visita esterna a settimana. I carabinieri di San Polo d’Enza, chiamati a vigilare sul rispetto di queste prescrizioni, alla vigilia di Ferragosto hanno però sorpreso il giovane in compagnia della fidanzata, senza che fosse stato dato agli stessi militari il richiesto preavviso, così come previsto dalla misura cautelare.

Incalzato dai carabinieri rispetto ai motivi di questa violazione, il ragazzo – anziché fornire una giustificazione attendibile – ha esplicitamente preannunciato che avrebbe continuato a ospitare la compagna, nonostante l’espresso divieto dell’autorità giudiziaria.

Il proposito è stato quindi riportato dai carabinieri alla procura reggiana: a quel punto il sostituto titolare dell’indagine, considerando che nemmeno gli ammonimenti dei militari sampolesi avevano sortito alcun effetto, ha chiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Reggio la revoca degli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato quindi trasmesso ai carabinieri di San Polo, che mercoledì 18 agosto hanno prelevato il 20enne dalla sua abitazione per condurlo in carcere.