Venerdì 30 luglio, con l’intesa firmata a Roma al Ministero delle infrastrutture, è arrivato il primo passo ufficiale per affrontare la questione dell’inserimento della città di Parma e del suo territorio nella rete dei servizi ferroviari ad alta velocità/alta capacità: il tavolo tecnico istituito con la firma del protocollo, che si riunirà con cadenza almeno bimestrale e che dovrà concludere i lavori entro un anno, avrà il compito di studiare tutte le possibili soluzioni, che potrebbero comprendere anche la realizzazione di una nuova stazione dedicata ai treni AV sulla linea Milano-Bologna (tra le ipotesi sulla collocazione c’è la zona Fiere, a ovest della città).
A firmare l’accordo sono stati il ministro Enrico Giovannini, l’assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini (su delega del presidente Stefano Bonaccini), il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e l’amministratrice delegata e direttrice generale di Rete ferroviaria italiana (Rfi) Vera Fiorani. Il protocollo analizzerà le diverse opzioni realizzabili a breve e medio termine.
Nel corso dello stesso incontro è stato siglato anche il protocollo d’intesa tra Ministero, Regione e Rfi per il potenziamento della linea ferroviaria Castel Bolognese-Ravenna. Gli interventi da valutare, in questo caso, riguardano l’eliminazione dei passaggi a livello e la loro sostituzione con altre opere (sottovia, cavalcavia) per migliorare la puntualità del servizio ferroviario e la sicurezza. È prevista inoltre la valutazione di altri interventi tra cui i sottopassi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la velocizzazione della linea e il ripristino del quinto binario alla stazione di Castel Bolognese, per consentire l’interscambio tra i servizi per Ravenna e quelli per Rimini.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]