Si consolidano e si arricchiscono la cultura e le buone prassi della Partecipazione e del confronto con i cittadini a Reggio Emilia. Ieri sera l’assessore Lanfranco de Franco ha presentato alla Commissione consiliare ‘Statuto, Regolamenti, Istituti di Partecipazione Popolare’, presieduta da Cinzia Ruozzi, il testo base per la stesura del regolamento sui nuovi organismi di Partecipazione su base territoriale.
La proposta verrà pubblicata nei prossimi giorni sul sito istituzionale del Comune, in una sezione dedicata, a disposizione per commenti o proposte di emendamento da parte di cittadini e associazioni. In settembre è prevista una serie di iniziative pubbliche di approfondimento e confronto dal vivo sulla proposta.
L’obiettivo della Giunta è che questo regolamento sia approvato dal Consiglio comunale in tempi utili per avere organismi attivi nel 2022, per poi aprire una fase di monitoraggio ed eventuali correzioni entro fine mandato.
“Con il deposito di questo testo base, inizia una fase di confronto nel Consiglio comunale e con la città sui futuri organismi di partecipazione territoriale – dichiara l’assessore alla Partecipazione Lanfranco de Franco – Avevamo preso l’impegno, sia in campagna elettorale che nelle linee di mandato, di istituire dei luoghi di confronto tra i quartieri e l’Amministrazione comunale, che andassero a sopperire all’assenza delle Circoscrizioni, abolite per legge nel 2010. Ora abbiamo depositato una proposta base che vogliamo diventi oggetto di un dialogo partecipato nei prossimi mesi, per arrivare ad un testo finale condiviso dalla cittadinanza e dai soggetti del territorio. La nostra idea si fonda sul concetto di rappresentanza degli interessi dei territori, per questo motivo abbiamo pensato ad un sistema che preveda che ognuno dei 55 quartieri della città abbia almeno un proprio rappresentante nei Consigli d’Ambito. La funzione principali di questi organismi sarà contribuire alla definizione dei principali programmi dell’Amministrazione comunale, orientandoli in modo coerente verso le esigenze dei territori. Accanto a questi nuovi organismi, continua il lavoro dei Laboratori di cittadinanza e degli Architetti di quartiere, che stanno portando avanti numerosi progetti di protagonismo civico e città collaborativa in tutta la città”.
I CONTENUTI PRINCIPALI DEL TESTO BASE – Gli Organismi di partecipazione su base territoriale si strutturano su tre livelli:
il primo livello è quello del Comitato di Quartiere (Cdq);
il secondo livello è quello del Consiglio d’Ambito (Cda);
il terzo livello è quello della Consulta cittadina dei Quartieri (Ccq).
L’istituzione di Organismi di partecipazione su base territoriale prevede 9 Consigli d’Ambito, gli stessi adottati dal protocollo collaborativo di ‘Quartiere, bene comune’, che raggruppano i 55 quartieri cittadini, individuati anche dal Piano strutturale comunale.
L’individuazione di queste unità territoriali permette che ognuno dei 55 quartieri esprima una rappresentanza all’interno del Consiglio d’Ambito per:
promuovere la comprensione e l’analisi dei bisogni della città, declinati a partire da ogni singolo quartiere;
promuovere il coinvolgimento degli abitanti singoli e associati;
attivare la discussione e il dialogo argomentato sui problemi e i temi dei quartieri nel rapporto con l’Amministrazione comunale;
tenere monitorati i progetti, i programmi e gli obiettivi del Comune, in rapporto ai bisogni espressi dai quartieri.
Il Comitato di Quartiere riunisce i residenti che desiderano candidarsi al Consiglio d’Ambito. I cittadini sono eletti quindi sulla base di candidature volontarie, contraddistinte dall’esercizio spontaneo della rappresentanza degli interessi e delle esigenze del loro territorio e non sulla base di un’appartenenza politica o di altra natura. Per candidarsi al Consiglio d’Ambito (elettorato passivo) occorre, indipendentemente dalla nazionalità, aver compiuto i 16 anni ed essere iscritti nell’Anagrafe del Comune di Reggio Emilia. Possono essere eletti in un determinato Ambito anche coloro che, pur non abitandovi, svolgono in quell’Ambito le principali attività lavorative o di studio.
Per eleggere i consiglieri e le consigliere d’Ambito sono previste elezioni a suffragio universale sulla base di una lista unica per ognuno dei 55 quartieri, con doppia preferenza di genere. Il numero dei componenti elettivi di ciascun Consiglio d’Ambito varia in proporzione alla popolazione. Possono partecipare alle elezioni di ogni Consiglio d’Ambito (elettorato attivo), che potranno svolgersi in una o più giornate e anche online, coloro che, indipendentemente dalla nazionalità, hanno compiuto 16 anni e risiedono nell’Ambito.
I CONSIGLI D’AMBITO
L’impegno di consigliere/a e/o di presidente è svolto a titolo gratuito. Il/la presidente viene nominato/a dagli eletti nell’Ambito di riferimento ed ha funzioni di rappresentanza, coordinamento delle riunioni e delle attività svolte dal Consiglio d’Ambito; interloquisce con tutti i soggetti dell’Ambito: cittadini, abitanti, associazioni e con i Servizi e gli Organi politici dell’Ente.
Oltre agli eletti partecipano con diritto di parola ai lavori del Consiglio d’ Ambito:
un/una rappresentante dei sottoscrittori degli Accordi di cittadinanza stipulati dai Laboratori di cittadinanza;
un/una rappresentante dei Centri sociali;
un/una rappresentante dei Gruppi di controllo di comunità;
un/una rappresentante delle Associazioni di via dei commercianti ove presenti;
uno/a o più rappresentanti scelti con sorteggio e a rotazione tra i soggetti del Terzo settore con sede nell’Ambito e che ne abbiano fatto richiesta iscrivendosi al registro delle associazioni.
Il Consiglio d’Ambito esamina le istanze periodiche espresse dai Quartieri e ne individua le priorità, segnala i disservizi e formula le proposte di intervento da sottoporre all’Amministrazione comunale. Promuove le relazioni con i Laboratori di cittadinanza. Rappresenta il punto principale di interlocuzione con gli organi elettivi o collegiali del Comune, con i Servizi del Comune, dialogando periodicamente in particolare con le strutture decentrate (Scuole, Polizia locale, Biblioteca, Case protette, Poli socio‐assistenziali… ) e con i Servizi dedicati alla manutenzione ordinaria e straordinaria dello spazio pubblico, dei lavori pubblici, del verde, della viabilità e del patrimonio immobiliare. Promuove assemblee o incontri pubblici, partecipa attraverso il/la presidente, su richiesta, a sedute di Commissione o di Consiglio comunale.
Il Consiglio d’Ambito può:
sottoporre interrogazioni e petizioni al Consiglio comunale, al sindaco o alla Giunta inerenti alle problematiche dell’Ambito;
convocare momenti di ascolto, dialogo e informazione in ogni quartiere dell’Ambito con i servizi del Comune e i componenti della Giunta comunale.
Per esercitare le proprie funzioni, il Consiglio d’Ambito:
predispone un report periodico sullo stato dei bisogni del territorio nei tempi utili alla formazione del bilancio di previsione;
concorre alla definizione dei programmi nei diversi ambiti delle politiche dell’ente (socio‐educativo, culturale, sportivo, del benessere e della socializzazione, così come per la dotazione infrastrutturale dei quartieri, della connettività, della qualità e rigenerazione urbana, per la mobilità sostenibile, l’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici, informa la popolazione sulle sue azioni e decisioni;
collabora con i Gruppi di controllo di comunità anche attraverso appositi incontri con la Polizia locale; con i servizi decentrati, con le scuole, con le espressioni civiche informali, con il mondo del volontariato.
I Consigli d’Ambito potranno:
incontrare periodicamente in una conferenza dei servizi i funzionari e/o i dirigenti che operano sia a livello centrale sia nei territori a livello di servizi decentrati;
esercitare una funzione propositiva e consultiva, attraverso l’espressione di pareri obbligatori richiesti e valutati dal Comune sulla programmazione strategica (ad esempio Bilancio, Piano urbanistico generale… ).
Gli organi del Consiglio d’Ambito rimangono in carica per un periodo coincidente con il mandato elettorale.
La Consulta cittadina dei Quartieri (Ccq) è presieduta dal sindaco, si riunisce almeno una volta all’anno per assistere alla presentazione del Bilancio preventivo e per analizzare i report sull’andamento delle problematiche d’Ambito deliberati dai rispettivi Consigli d’Ambito. E’ composta: dai 9 Consigli d’Ambito e dai rappresentanti dei soggetti del Terzo settore di livello comunale o sovracomunale iscritti nel registro delle associazioni con sede a Reggio Emilia in via di definizione, che abbiano sottoscritto la dichiarazione di impegno a farne parte.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]