Mercoledì 7 luglio ricorre il 61° anniversario dei Martiri del 7 luglio 1960: quel giorno a Reggio cinque operai reggiani – Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli – furono uccisi dalle forze dell’ordine durante una manifestazione sindacale di piazza in difesa dei diritti, della libertà e della democrazia.
Il programma delle celebrazioni, promosse dal Comune e dalla Provincia di Reggio, da Cgil, Cisl e Uil, Anpi, Alpi-Apc, Anppia, Istoreco e Comitato democratico e costituzionale, prevede alle 17.30 al cimitero monumentale (ingresso da via Beretti) un omaggio alle tombe dei caduti da parte dei rappresentanti istituzionali, sindacali e delle associazioni partigiane.
Alle 18.15, invece, in piazza Martiri del 7 Luglio ci sarà la deposizione di una corona al cippo dedicato alle cinque vittime, alla presenza di gonfaloni e labari, e un percorso sulle pietre d’inciampo in memoria dei caduti, poste nei cinque punti della piazza in cui i giovani manifestanti furono colpiti a morte.
Alle 18.30, infine, nei giardini pubblici di piazza della Vittoria sono previsti gli interventi istituzionali del sindaco di Reggio Luca Vecchi, del presidente della Provincia Giorgio Zanni, del figlio di Lauro Farioli (Ettore Farioli) e del ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]