“La riapertura dei Punti nascita di montagna è uno degli impegni che ci siamo assunti in campagna elettorale – interviene il consigliere Matteo Daffadà (PD) – ed è giusto, arginata la pandemia, che si cominci a parlarne seriamente”.
Nei giorni scorsi il presidente Bonaccini ha consegnato al Ministero della Salute il primo degli studi di fattibilità che riguardano i punti nascita delle terre alte, a cui seguirà anche quello del nostro territorio di Borgotaro.
“Per fare chiarezza ho interrogato la Giunta per capire a che punto sia il procedimento finalizzato alla riapertura dei punti nascita di Borgotaro (Pr), Castelnovo Monti (Re) e Pavullo (Mo) e quali siano gli elementi salienti che potranno garantire un assetto capace di assicurare continuità in tutte le fasi del percorso, dalla presa in carico della donna alla gravidanza e al puerperio, mettendo sempre al primo posto la tutela delle mamme e dei nascituri”.
Al fine di arrivare ad una completa definizione del protocollo sperimentale è attivo un tavolo tra le quattro direzioni territoriali interessate a livello regionale a cui è affidata la definizione degli elementi strutturali, organizzativi e delle piante organiche necessarie per la riapertura in sicurezza dei punti nascita nelle aree montane.
“Le sollecitazioni che il territorio ci ha mandato stanno iniziando a prendere forma”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]