Scende al livello più basso di sempre il tasso di dispersione scolastica in Emilia-Romagna, che nel 2020 raggiunge il 9,3% – addirittura l’8,4% nel caso si considerino solo le femmine – esattamente due punti percentuali in meno rispetto al 2019. La regione centra quindi pienamente l’obiettivo comunitario sulla dispersione scolastica fissato dalla Strategia Europa 2020 al 10% per quanto riguarda i ragazzi in età 18-24 anni che non hanno titoli scolastici superiori alla licenza media, non sono in possesso di qualifiche professionali e non frequentano né corsi scolastici né attività formative.
Un risultato che colloca l’Emilia-Romagna ben al di sotto della media europea (nei 27 paesi dell’Unione la dispersione è al 9,9%) e con un tasso di quasi quattro punti percentuali migliore rispetto alla media italiana, che si ferma al 13,1%.
A certificarlo, i dati Eurostat che evidenziano anche come siano solo cinque, oltre all’Emilia-Romagna, i territori italiani ad aver rispettato le richieste comunitarie.
Il dato è ancora più significativo perché raggiunto in un momento storico segnato dalla pandemia, e premia anni di forti investimenti regionali sul contrasto alla dispersione scolastica: dall’offerta diversificata di opportunità educative, formative e orientative ai percorsi personalizzati per fare emergere propensioni e attitudini di ragazzi e ragazze, sviluppare i loro talenti e contrastare le povertà educative fino alle risorse per garantire il diritto allo studio. In particolare, dal 2011 in poi la Regione ha finanziato ogni anno con oltre 50 milioni di euro i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale IeFP, che accompagnano tutti i ragazzi e le ragazze ad acquisire almeno una qualifica professionale.
“E’ un dato che fa ben sperare e dobbiamo continuare a lavorare ed investire- dichiarano gli assessori alla Scuola e Università, Paola Salomoni, e alla Formazione, Vincenzo Colla-. Siamo molto orgogliosi del lavoro fatto da tutto il sistema dell’educazione e della formazione perché l’Eurostat evidenzia come il nostro sistema educativo e sociale funzioni ed abbia tenuto anche in questo anno di emergenza. Possiamo confermare come l’Emilia-Romagna sia una vera regione europea che, grazie ad una politica di investimenti e a un importante lavoro di squadra, ha sostenuto da sempre le nostre ragazze ed i nostri ragazzi. Questo- aggiungono Salomoni e Colla- non lo consideriamo un punto di arrivo, ma di partenza: continueremo a rafforzare le politiche di programmazione e investimenti, a lavorare con e sul territorio con i Tavoli avviati nei vari ambiti scolastici e ad investire sempre più anche sulla formazione professionale”.
“L’istruzione e la formazione sono al centro di ogni programma di questa Regione, dal Patto per il lavoro e per il clima all’Agenda digitale- concludono gli assessori-, e il nostro impegno continuerà con ancora più energie e risorse per la ripartenza dopo la pandemia. Perché puntare sui giovani è il modo migliore per costruire il futuro di una comunità”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]