“Bella Ciao” in un documentario Palomar

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Bella Ciao, la canzone italiana che più ha risuonato nel mondo, diventa un documentario con la regia di Giulia Giapponesi e il titolo Bella Ciao – La storia oltre il mito. Coprodotto da Palomar DOC, la nuova divisione del gruppo Palomar interamente dedicata ai documentari, e Rai Documentari, nuova divisione RAI diretta da Duilio Giammaria, in collaborazione con IMAGISSIME parte di Mediawan Group, e andrà in onda il 15 dicembre 2021 su RAI 1.

Con oltre un miliardo di visualizzazioni online, Bella Ciao è la canzone italiana più ascoltata nel mondo negli ultimi anni. Come canzone di lotta e resistenza è stata recuperata nell’ultimo quarto di secolo da decine di realtà di protesta, dalla primavera araba alle proteste #occupy Usa e #occupy Mumbai, dalla lotta alla globalizzazione alla lotta ai cambiamenti climatici, dai funerali dei vignettisti di Charles Hebdo alle rivolte in Sudan e ai movimenti di piazza in Libano, in Cile, in Turchia. Ma è anche diventata un fenomeno tipico della globalizzazione: canzone simbolo della serie Casa di carta, jingle per vendere un prodotto in Messico, musica per promuovere Netflix in Arabia Saudita.

Il progetto, primo documentario classificato nel bando sviluppo 2020 della Regione Emilia Romagna, verrà ora presentato ufficialmente a Bio to B, il mercato internazionale di Biografilm Festival.

“Bella Ciao è il primo di una lunga serie di grandi documentari internazionali che porteranno l’Italia nel mondo e siamo orgogliosi di questa coproduzione di grande prestigio” dichiara Duilio Giammaria, direttore di Rai Documentari.

«Tra i tantissimi progetti che ci sono stati proposti abbiamo scelto di produrre Bella Ciao – La storia oltre il mito – dichiara Andrea Romeo, Creative Producer di Palomar DOC – perché siamo convinti che questa canzone sia patrimonio di tutti e perché riteniamo che attraverso il film di Giulia Giapponesi si scoprirà la sua portata e l’importanza mondiale» Dice la regista: “l lavoro di ricerca che ho portato avanti in questi anni mi ha permesso di scoprire molti aspetti del percorso della canzone che ancora non conoscevo e che aprono nuovi scenari. Abbiamo archivi straordinari e intervisteremo personaggi di grande livello».