Giovedì 13 maggio il consiglio di amministrazione di Iren ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre dell’anno.
I ricavi consolidati al 31 marzo si attestano a quota 1.140,1 milioni di euro, in aumento del +5,8% rispetto ai 1.077,2 milioni del primo trimestre dello scorso anno. Il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta a 312,9 milioni, in significativo aumento (+14%) rispetto ai 274,4 milioni del corrispondente periodo del 2020. Il miglioramento del margine ha riguardato tutte le business unit del gruppo Iren: Mercato (+34,1%), Ambiente (+20,5%), Energia (+6,5%) e Reti (+5,7%).
Il risultato operativo (Ebit) è stato pari a 184,2 milioni, +26,7% rispetto ai 145,4 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno. L’utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti è risultato pari a 121 milioni, in crescita (+44,2%) rispetto agli 84 milioni fatti registrare nel 2020: una crescita che, oltre a riflettere l’incremento del risultato operativo, ha risentito anche degli effetti derivanti dall’ottimizzazione del debito di Unieco per 13 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2021 era pari a 2.915 milioni, in calo di 33 milioni rispetto allo scorso 31 dicembre. Gli investimenti tecnici lordi realizzati nel primo trimestre del 2021 sono stati pari a 122 milioni, in leggero calo (-6,2%) rispetto ai 130 milioni del 2020, anche se in linea con quanto previsto e nel rispetto dei target annuali attesi.
“Gli straordinari risultati di crescita evidenziano la qualità del modello multibusiness, ove tutti i settori in cui è attivo il gruppo apportano una marginalità positiva nel trimestre”, ha commentato il presidente di Iren Renato Boero: “Particolarmente positivo, inoltre, il contributo delle società acquisite nel 2020, I.Blu e Unieco, che ci hanno inoltre consentito di ampliare il perimetro operativo e sviluppare nuove filiere di business. L’attuazione del Pnrr consentirà a Iren di rafforzare il ruolo di motore di sviluppo che il gruppo riveste per i propri territori di riferimento”.
“Approviamo il trimestre con la maggior crescita assoluta e relativa nella storia di Iren”, ha sottolineato l’amministratore delegato del grupp Iren Massimiliano Bianco: “L’incremento di tutti gli indicatori economici e la contestuale riduzione dell’indebitamento finanziario assumono ancora maggiore rilevanza tenuto conto dell’incertezza derivante dal perdurare della pandemia ed evidenziano la velocità di ripresa e la capacità di procedere verso gli obiettivi prefissati dal gruppo. Nel corso dell’anno prevediamo un’importante accelerazione nello sviluppo impiantistico in ottica di economia circolare e nelle attività di efficientamento energetico, che rappresentano due tra i pilastri del Pnrr e che ci consentono di giocare un ruolo di primaria importanza nel panorama nazionale. Le riforme previste dal Pnrr, ancor più dei fondi stanziati, serviranno da spinta per tutto il settore delle multiutility”.
Iren 2010/2020 debito da 2260 a 2948 milioni di euro.
Stato Italiano debito da 1843 a 2569 miliardi di euro.
Fatte le debite proporzioni tendenzialmente c’è somiglianza.