Sabato 8 maggio è stato inaugurato il nuovo Spazio giovani ‘Fly Zone’, all’interno dell’Oratorio Don Bosco, in via Adua 79. Lo Spazio – dedicato a ragazze e ragazzi dai 14 anni – è gestito dalla Cooperativa San Giovanni Bosco, in convenzione con il Servizio Officina Educativa_Partecipazione giovanile e benessere, attraverso Fcr. All’inaugurazione – avvenuta in forma ristretta per motivi di sicurezza legati al contrasto alla diffusione del Coronavirus – erano presenti il sindaco Luca Vecchi e l’assessora a Educazione e Conoscenza Raffella Curioni, don Alberto Nicelli della diocesi di Reggio Emilia, il presidente della cooperativa San Giovanni Bosco Isacco Rinaldi, il coordinatore di Fly Zone Francesco Ciri e Paola Rondanini di Conad, sponsor dello spazio.
“L’apertura di questo nuovo Spazio Giovani – ha detto il sindaco Luca Vecchi – è il risultato di una modalità di lavoro propria di una città dove i progetti si realizzano lavorando insieme, pubblico e privato, istituzione e cittadini, segno di consapevolezza di un bene comune che riguarda l’intera collettività. Presentiamo un progetto che ha una sua tensione sul futuro e non solo sul presente, che si colloca in un luogo in cui l’esperienza dell’Oratorio don Bosco è una esperienza storica, di didattica, di formazione, di educazione dei giovani e della persona”.
IL PROGETTO – Fly Zone è l’evoluzione dell’esperienza di aggregazione giovanile presente da molti anni all’interno dell’Oratorio don Bosco – frequentato da un centinaio di giovani all’anno – nel quale il cortile rappresentava il nucleo principale e a cui si aggiungeva la falegnameria come unico spazio dedicato in maniera esclusiva ai giovani.
Grazie ad un investimento della cooperativa San Giovanni Bosco, questa operazione supportata e supervisionata dall’Amministrazione comunale – iniziata nel 2019 e con diversi rinvii dovuti alla pandemia – consente ora di mettere a disposizione di ragazzi e ragazze uno spazio dedicato completamente a loro, qualificato e completo di strumentazioni, dove promuovere l’aggregazione giovanile, l’organizzazione di eventi e progetti sui linguaggi creativi e digitali. Fly Zone mette inoltre a disposizione uno spazio studio e un “laboratorio del fare”, che valorizza l’esperienza della falegnameria già esistente e ne diventa un’evoluzione anche su altri ambiti del fare (Inventa lab, cucito ecc…). A ciò si aggiunge uno spazio esterno dedicato ad attività sportive, aggregative, progetti di outdoor education e finalizzati a favorire stili di vita sani.
Fly Zone è un luogo di incontro per giovani dai 14 anni, aperto al territorio e di riferimento per l’area della città a nord della stazione e delle ex Reggiane, in cui – oltre alla storica esperienza educativa dell’Oratorio cittadino – si trovano eccellenze quali il Centro internazionale Malaguzzi e i laboratori di ricerca del Tecnopolo dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Un’area in forte sviluppo, riferimento anche da punto di vista commerciale, sportivo e ricreativo, su cui il Comune di Reggio Emilia sta investendo da tempo, rafforzando ulteriormente l’offerta educativa nel quartiere di Santa Croce, scommettendo sulle competenze dei giovani dell’area nord, in un dialogo stretto con il territorio, con gli istituti superiori del Polo scolastico Makallè, il Polo sociale, la Biblioteca di quartiere e con le altre risorse educative di cui è ricco.
Fly Zone è quindi una zona di volo, in cui i giovani possono progettare, sperimentarsi e dare ali alle proprie idee. Si innesta come volano pensato per favorire il protagonismo e la partecipazione giovanile, valorizzando e qualificando le competenze dei giovani, favorendo la creazione di reti sociali e la costruzione di legami di comunità. In quest’ottica, anche il logo, l’allestimento del laboratorio e la realizzazione di diversi arredi sono stati realizzati insieme ai ragazzi che sono stati protagonisti nella riqualificazione del nuovo spazio.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]