L’articolo “Infrastrutture in Italia, perché non bastano 20 anni per fare un’autostrada“, pubblicato sul Corriere della Sera a firma di Milena Gabanelli e Fabio Savelli, ha riacceso la discussione sulla bretella Campogalliano-Sassuolo, il progetto di raccordo autostradale nel territorio della provincia di Modena che è bloccato da anni di rinvii.
Per la deputata della Lega Benedetta Fiorini, segretaria della Commissione attività produttive della Camera, “Milena Gabanelli ha ragione. Il più importante distretto della ceramica italiano, quello di Sassuolo, è ancora orfano del raccordo autostradale necessario per convogliare il traffico pesante fino al casello di Campogalliano. Lo chiediamo da sempre. Dopo più di vent’anni siamo ancora ai blocchi di partenza”.
“Ci sono stati due ministri del Pd alle infrastrutture. Emiliani. Tante belle promesse, risultati zero”, ha accusato la deputata Fiorini. “Delle due l’una: incompetenza o mancanza di volontà. Ora basta. Per la Lega occorre aprire i cantieri una volta per tutte. Ricordiamo che le autorizzazioni ci sono tutte, così come l’intesa Stato-Regioni e il via libera del Cipe. E, soprattutto, che sul piatto ci sono 53 miliardi da spendere entro il 2026 per le infrastrutture del nostro Paese: compresa quest’opera strategica e fondamentale per la nostra economia, le nostre imprese e soprattutto per l’occupazione”.
Se le opere non si dovessero concludere, ha ricordato la parlamentare leghista, “le risorse messe a disposizione dell’Italia e non utilizzate con l’effettiva messa a terra dei cantieri vanno restituite a Bruxelles. In altre parole, vorrebbe dire gettare alle ortiche un’occasione d’oro e irripetibile, ma soprattutto l’opportunità di rendere competitivi i nostri distretti industriali e il nostro Paese”.
“Quello di Sassuolo è un distretto che offre lavoro a oltre 30mila addetti diretti”, ha ricordato inoltre il sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani, “e ad altrettanti nell’indotto; garantisce ricchezza non solo al territorio, ma anche all’intero Pil italiano. Un distretto che, quotidianamente, vede invase le proprie strade, ormai vecchie e superate, da migliaia di tir in entrata e in uscita, con il conseguente impatto ambientale che tale traffico produce in termini di polveri sottili e non solo: tir che, proprio grazie al collegamento autostradale, già approvato in ogni sede, saranno convogliati in un’unica direttrice. Manca una sola firma all’accantieramento, quella del Ministero, una firma che ci dicono stia per arrivare da ormai quasi due anni: è ora di dimostrare al mondo intero, che punta sulle spedizioni di ceramica da Sassuolo, che l’Italia non è solo il paese delle promesse e della burocrazia eterna”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]