Cento anni fa, il 1 Maggio 1921, mentre in piazza a Cavriago si celebrava la festa dei lavoratori, i fascisti uccisero due giovani cavriaghesi, Andrea Stefano Barilli e Primo Francescotti. Esattamente cento anni fa le violenze dello squadrismo investirono i paesi e le campagne della provincia reggiana. Il Comune di Cavriago, in collaborazione con Istoreco e Anpi Cavriago, vuole ricordare l’Eccidio del 1 Maggio con una serie di iniziative e la divulgazione sul territorio di una pubblicazione che racconta come avvennero i fatti quel giorno e in quali luoghi, le storie dei due cavriaghesi uccisi, ma anche le storie di tutti i militanti antifascisti cavriaghesi che furono assassinati dallo squadrismo fascista tra il 1922 e il 1939. La pubblicazione, dal titolo “Un sogno infranto. Cavriago 1° Maggio 1921-2021”, si inserisce all’interno della più ampia ricerca storica che Istoreco sta conducendo sul territorio provinciale dal titolo “Il Buco Nero. La violenza squadrista in provincia di Reggio Emilia. 1920-1925”.
Le celebrazioni inizieranno giovedì 29 aprile alle ore 20.30, in diretta fb su Cavriago on air, Multiplo e Istoreco, con la presentazione del libro “Qualcuno ci penserà. Storia di una famiglia attraverso il ‘900” dell’autore cavriaghese Primo Francescotti. Dialogano con l’autore il giurista Giancarlo Ruggieri, lo scrittore e vignettista Gianni Carino, modera l’incontro lo storico Alessandro Incerti di Istoreco. Sabato 1 maggio alle 11 in piazza Zanti si svolgeranno le celebrazioni ufficiali con l’inaugurazione delle due nuove vetrine commemorative collocate sotto ai portici della ex biblioteca, realizzate da Istoreco grazie al contributo di Anpi Cavriago. Intervengono il Vicesindaco Matteo Franzoni e Mariangela Belloni di Anpi Cavriago. Le celebrazioni si potranno seguire online sempre in diretta fb su Cavriago on air, Multiplo e Istoreco. A seguire presentazione della pubblicazione “Un sogno infranto.
Cavriago 1° Maggio 1921-2021”, con interventi degli storici Alessandro Incerti e Matthias Durchfeld di Istoreco. “Penso ad Andrea Stefano e Primo con il volto dei nostri ragazzi, pieni di sogni, innamorati della vita, accesi dalla passione che solo valori importanti possono dare.” Afferma la Sindaca Francesca Bedogni. “Con questa celebrazione non ci soffermiamo solo sulla tragedia che fu compiuta, ma anche sulla consapevolezza di quanto sia importante la costruzione della memoria e dell’identità collettiva per evitare che si creino i presupposti sui quali possano germogliare la violenza e l’intolleranza. Ogni persona ha la responsabilità di fare la differenza facendo la sua parte quotidianamente per la costruzione della pace, dell’accoglienza, del rispetto e della gentilezza.”
Le celebrazioni proseguiranno anche nel mese di giugno, con una passeggiata sui luoghi dell’Eccidio accompagnati dallo storico Alessandro Incerti. La passeggiata avrà luogo giovedì 17 giugno alle ore 20.30 con ritrovo in piazza Zanti.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]