La recente decisione del governo di riaprire bar e ristoranti dal 26 aprile in zona gialla, ma con tavoli solo all’esterno, ha spinto numerosi baristi e ristoratori di Reggio Emilia a presentare all’Amministrazione comunale domanda di apertura e/o allargamento delle distese. L’interesse e le relative richieste si sono innescati la scorsa settimana, quindi prima della necessaria formalizzazione del quadro normativo, con le dichiarazioni del governo che hanno preceduto l’emanazione del decreto Riaperture, e sono andate crescendo da giovedì scorso, con la pubblicazione dello stesso decreto.
D’altro canto, molti gestori, che non avevano ancora presentato domanda per le distese – attendendo comprensibilmente l’evoluzione della situazione pandemica e le modalità di riapertura – si sono immediatamente attivati, chiedendo informazioni e presentando un consistente numero di domande quasi contemporaneamente.
Il Comune ha costituito perciò una rete operativa dedicata – costituita da tecnici del Commercio, della Mobilità e della Polizia locale – per svolgere con rapidità sopralluoghi, valutazioni tecniche sugli spazi e sulla praticabilità delle distese in relazione alle caratteristiche degli stessi spazi richiesti e alla sicurezza anche stradale, analisi delle domande e rilascio delle autorizzazioni.
Ad oggi, nell’arco di pochi giorni è stato rilasciato un centinaio di autorizzazioni, altre decine sono in corso di ricezione e valutazione.
“Sono numerose le richieste arrivate – spiega l’assessora a Commercio e Centro storico Mariafrancesca Sidoli – e prevediamo che molte ancora ne arriveranno, come comprensibile quale reazione alla fase complessa che attraversiamo. L’Amministrazione si è attrezzata e sta rispondendo alla nuova situazione con la massima disponibilità: sia con attenzione alle diverse e nuove esigenze, sia con le necessarie verifiche”.
Il Comune sta perciò accompagnando questa fase graduale di riavvio delle attività di ristoranti e bar, semplificando le procedure, valutando con sopralluoghi tecnici specifici le singole richieste e mettendo in campo soluzioni mirate, come l’occupazione temporanea di posti per la sosta auto.
PIANO COMPLESSIVO VERSO L’ESTATE – Allo stesso tempo, con lo stesso metodo di lavoro integrato fra diversi servizi comunali, è in via di definizione un piano complessivo di interventi volti a regolare il sistema di vita in centro storico nel periodo estivo, con prevedibili riaperture serali dei locali. Un piano che permetta una fruibilità degli spazi ordinata e nel rispetto delle regole, con il senso di responsabilità e le cautele ancora necessarie, e al tempo stesso consenta una valorizzazione degli spazi per le persone e una accessibilità sostenibile al centro storico.
“Crediamo che questa fase di riaperture – dice l’assessora alle Politiche per la Sostenibilità, Carlotta Bonvicini – possa essere una grande occasione per lavorare su una strategia complessiva per l’accessibilità e la vivibilità del centro storico. Da un lato si vuole agevolare la fruizione dello spazio pubblico e quindi aiutare anche gli esercizi commerciali e di ristorazione, creando spazi sempre più confortevoli per gli utenti e le famiglie; dall’altro si mira a tutelare la funzionalità degli ambiti residenziali, lavorando su permessi e spazi di sosta dedicata”.
“E’ nostra intenzione – conclude l’assessora Mariafrancesca Sidoli – andare incontro ai titolari dei locali e attenuare, per quanto possibile, la diseguaglianza di trattamento fra esercizi, cioè tra chi ha la possibilità di utilizzare uno spazio esterno e chi questa possibilità non ce l’ha, tenendo in considerazione nello stesso tempo le esigenze dei residenti che hanno pari diritto al riposo e al decoro degli spazi”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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