L’Italia si avvia a diventare per oltre la metà gialla la prossima settimana ma, nonostante le riapertura delle attività, il coprifuoco resta alle 22, così come è invariata la road map delle ripartenze graduali fino a luglio. Il decreto legge varato in serata da un Cdm molto veloce non modifica le linee essenziali già trapelate con la prima bozza e scoppia la tensione nel Governo, con la Lega che non vota “un decreto che continua a imporre chiusure e limitazioni”, come ha detto Matteo Salvini, assicurando comunque la fiducia al premier Mario Draghi.
La finestra del dialogo resta aperta sulla possibilità di un ‘tagliando’ al dl a metà maggio, per allentare le misure nel caso che i contagi calino ulteriormente.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]