Un altro processo sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Inizia oggi, venerdì 16 aprile, e vede imputati il bandito della Mucciatella, il reggiano Paolo Bellini, Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia, “potrebbe far emergere nuovi spunti investigativi, anche relativi a fatti non strettamente legati” all’attentato alla stazione di Bologna.
Sarà un procedimento molto complesso, visto che “è quasi diviso in tre filoni: da un lato c’è Bellini, accusato di essere uno degli esecutori della strage, dall’altro abbiamo Segatel, ritenuto un depistatore, e dall’altro ancora Catracchia, che è imputato per false informazioni al pm”, ma “riconducono tutti alla strage del 2 agosto. Finora non sono state tirate in ballo piste alternative come quella palestinese: è un buon segno, forse in questo processo riusciremo a fare un salto di qualità nella discussione”.
Al dibattimento presente la vicepresidente dell’Emilia-Romagna, Elly Schlein (la Regione è parte civile). L’esponente di ER Coraggiosa ha spiegato che “il nuovo procedimento servirà a far luce su un sistema di relazioni che ha ideato, finanziato, e poi coperto, uno degli attentati più devastanti del nostro Paese. È un grande risultato per i famigliari che ancora piangono i loro cari, per la comunità regionale e per la società civile italiana”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]