Prosegue con successo l’iniziativa “Arte in vetrina Guastalla” con lo scopo di portare l’arte nelle vetrine di negozi sfitti, vuoti e trascurati da anni. Artisti, artigiani e hobbisti del territorio espongono a titolo gratuito le proprie opere all’interno dei negozi che vengono loro assegnati per circa un mese. Un progetto a cura di Giulia Crema, in collaborazione con Pro Loco per offrire un centro storico più decoroso e attrattivo e restituire dignità alla Galleria Gonzaga, desiderio comune a tanti guastallesi.
Nei giorni scorsi sono state allestite due nuove vetrine, una in Galleria Gonzaga dove espone l’artista Marina Caretta e l’altra in Corso Prampolini dove espone l’artista Roberto Cafarotti.
Marina Caretta si presenta cosi: “Sono un’hobbista. In passato ho dipinto quadri, lavorato ceramica e legno, poi per caso mi sono imbattuta negli Amigurumi, l’arte giapponese di creare bambole e pupazzi a uncinetto ed è diventata la mia passione”.
Giulia Crema fa notare “la forza espressiva di ogni bambola diversa da ogni altra, grazie agli occhi che sono ricamati con grande cura, anziché essere stati applicati come nei pupazzi più comuni”.
In esposizione ci sono anche quattro quadri, di cui tre dipinti dalla stessa Caretta, due nature morte e l’uomo con il carretto, mentre il paesaggio è un dipinto di Paolo Canova messo a disposizione dalla figlia Fiorenza che aveva esposto i lavori a maglia nel precedente allestimento. In vetrina è stata ricreata una scena di campagna con oggetti d’antiquariato originali messi a disposizione da persone che ne sanno apprezzare il valore storico.
La vetrina di Corso Prampolini ospita le opere pittoriche di Roberto Cafarotti. Artista poco più che quarantenne, si avvicina al mondo della pittura in età adolescenziale. Frequenta da subito gli studi d’arte di artisti contemporanei, dei quali diventa nel tempo collezionista. Ingegnere ed esperto di marketing, stringe relazioni importanti con pittori moderni, restando affascinato dai diversi stili pittorici. Gira l’Italia alla ricerca di ispirazione.
A Latina incontra Enzo Sciotti, fine interprete di alcune tra le più belle locandine di film. A Fabriano stringe amicizia con Paolo da San Lorenzo, allievo di Picasso. A Popoli incontra Lucio Diodati, dal quale apprende l’importanza della figura. Piacevolmente colpito dalla gioia pittorica del ligure Francesco Musante e dai colori freschi di Athos Faccincani, nella sua pittura sintetizza un percorso iniziato molto tempo prima. Ad Assemini viene ospitato da Luigi Pillitu, noto esponente dell’arte naïf. A Gualtieri incontra più volte Nerone (Sergio Terzi) dal quale apprende l’importanza del momento, “dell’essere se stessi qui e ora”. Il suo grande mentore reggiano Alfonso Borghi, che ritrae a Positano, lo sprona a continuare in una ricerca espressionista dove la figura e la figura femminile sembrano emergere da un discorso ancora più intimo. La critica riconosce nei quadri di Roberto Cafarotti l’amore per la vita, la proporzione e l’attenzione alla linea che deriva da un percorso di studi molto tecnico. Nei suoi quadri vengono ritratti momenti di vita, espressioni e sensazioni, che nella realtà durano solo un attimo. “Lo scopo finale è abbracciare chi guarda, fino a farne parte”.
“Per l’allestimento della vetrina di Roberto Cafarotti – spiega Giulia Crema – mi hanno ispirato le due opere pittoriche con soggetti femminili che colgono attimi di vita quotidiana, autentici e reali. Abbiamo quindi riprodotto la scena di una tavola apparecchiata in modo spartano e l’intimità di un momento come può essere quello di una semplice partita a carte. In questa stessa vetrina ritroviamo la scultura in legno di cedro “Arte” realizzata per l’iniziativa da Massimiliano Mora, che ringrazio anche per la preziosa collaborazione”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]