A fronte delle conseguenze sulla liquidità delle imprese legate all’impatto della crisi della pandemia di nuovo coronavirus, ma anche a seguito delle garanzie concesse dallo Stato, il credito bancario concesso alle imprese della provincia reggiana è tornato a salire nel corso del 2020, invertendo quella tendenza di leggera flessione precedentemente in atto.
La conferma è arrivata dall’analisi dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Reggio sui dati della Banca d’Italia, che ha rilevato un incremento del 4,6% dei crediti bancari concessi alle imprese reggiane lo scorso anno – con un valore anche più alto (+4,8%) se si prendono in considerazione soltanto le piccole imprese, ovvero quelle con meno di 20 addetti.
Il dato riferito alle erogazioni riservate alle realtà produttive (che hanno assorbito il 50% dei prestiti complessivamente concessi dalle banche) è risultato in linea con l’incremento generale dei prestiti alla clientela bancaria, il cui valore è salito a quota 19.248 milioni di euro, facendo segnare un incremento del 4,7%.
I prestiti, come si è detto, sono andati per la metà del loro valore totale a sostegno delle aziende (9.686 milioni), mentre il 27% è stato destinato a famiglie consumatrici (5.232 milioni) e il 23% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro).
Nell’ambito del sistema imprenditoriale, i prestiti erogati dalle banche hanno fatto segnare gli incrementi più marcati nell’ambito del settore manifatturiero (+7%) ed edile (+7,9%).
Con riferimento alla qualità del credito, il tasso di deterioramento – indicatore che sintetizza l’incidenza dei crediti delle banche per i quali la riscossione è incerta – non ha mostrato sostanziali cambiamenti: rispetto al 2019, infatti, nel 2020 i flussi dei crediti bancari deteriorati hanno rappresentato lo 0,7% del totale, contro lo 0,8% dell’anno precedente; relativamente alle sole imprese, i crediti bancari deteriorati valgono l’1% del totale, con dati inferiori alla media per il settore della manifattura (0,5%) e punte invece più alte per le imprese dei servizi (1,3%) e dell’edilizia (4,2%).
Per ciò che riguarda il risparmio finanziario rilevabile dalle segnalazioni delle banche, le principali componenti sono state rappresentate da depositi e titoli a custodia. In provincia di Reggio a fine 2020 l’ammontare del risparmio accumulato in forma di depositi bancari da parte di famiglie consumatrici e imprese risultava complessivamente pari a 18.617 milioni di euro (con un peso del 12,6% sul totale regionale), mentre gli investimenti in titoli a custodia hanno raggiunto i 12.932 milioni.
Anche se questo dato non esaurisce tutte le forme di risparmio, poiché raccoglie solo le consistenze segnalate dalle banche, è stata riscontrata in ogni caso una crescita dei depositi bancari totali (famiglie consumatrici e imprese) pari al 18,3%, contro il +14,1% a livello regionale; sono cresciuti di meno, invece, gli investimenti in titoli (+0,6%).
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]