I lavoratori della cultura e dello spettacolo di Reggio Emilia, in particolare del teatro, oggi sabato 27 marzo sono scesi in piazza per lanciare l’appello “Con la cultura non si mangia (di tutto)”. Hanno chiesto attenzione, sostegno, investimenti e tutela di esperienze per un settore senza il quale saremmo tutti più poveri.
(foto e video di Mariacostanza Fallacara)
Il programma della giornata
*Convocazioni in piazza Martiri del 7 luglio*
ore 15.00
convocazione Servizio d’ordine Rete / equipe comunicazione / Sons of other suns
ore 15.45
convocazione ReteTeatraleRE
ore 15.45
Inizio diretta FB
ore 16:00
Inizio performance:
– ogni partecipante si siederà sulla sua sedia nel posto assegnato
– a platea completa, breve discorso di introduzione degli organizzatori
– seguono 2 minuti di silenzio in cui la platea reagisce a ciò che le accade davanti (il vuoto culturale, lo spettacolo che non c’è).
– Il gruppo “Sons of other suns” suona “Mad World” di Gary Jules.
– Entra lo striscione “Senza il teatro manca…”
– Ogni manifestante si alza in piedi alzando il proprio baloon mentre il gruppo suona “Coco” dei Lucky Chops
– Tutti i manifestanti sono in piedi con il proprio baloon alzato.
– Angela a megafono lancia tre frasi ripetute dalla platea: “La cultura è un diritto e un dovere per tutti / La città ha bisogno del Teatro /Il Teatro ha bisogno dei cittadini”.
– Gaetano si alza in piedi sulla sedia e suona il clarinetto. A questo segnale, uno alla volta, i manifestanti abbandonano ordinatamente la propria sedia, lasciando sopra il baloon, e uscendo esce dai lati destro e sinistro, mantenendo il distanziamento.
– Gaetano rimane solo a suonare le ultime note in mezzo alla platea vuota
– Infine esce e la platea rimane vuota.
– Fine della manifestazione. Ordinatamente ognuno se ne va portando con sé la propria sedia.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]