Promuovere l’attività sportiva, l’attività motoria e stili di vita sani: sono questi gli obiettivi del ‘Piano strategico per lo sport’ di cui il Comune di Reggio Emilia intende dotarsi, insieme alla Fondazione per lo sport, per far sì che nella nostra città sia garantito a tutti il pieno accesso alla pratica sportiva, quale fondamentale strumento per il benessere psicofisico dei cittadini. Un piano, che è frutto di un percorso di ascolto del mondo sportivo reggiano e che, dopo questa prima stesura basata sui fabbisogni riscontrati, sarà oggetto nei prossimi tre mesi di un ulteriore approfondimento con le società sportive e con gli enti di promozione per arrivare alla sua stesura definitiva ed approvazione nel mese di giugno. Il tutto in parallelo con la ridefinizione, anch’essa in corso di aggiornamento, del ruolo della Fondazione dello sport e dei suoi rapporti con il Comune, le società sportive e la città.
L’intento del piano è fare dello sport un elemento in grado di promuovere, attraverso nuove forme educative, non solo la salute, ma anche valori, comportamenti, occasioni di inclusione e di costruzione di comunità, ponendolo al centro di azioni di co-progettazione realizzate insieme al territorio rispetto ai servizi educativi e sociali, alla pianificazione degli spazi e delle dotazioni a servizio della città. Per questo è stato costruito in maniera polifonica, attraverso il confronto con società e associazioni sportive, e sulla base di una puntuale mappatura sia dell’impiantistica che delle esigenze dei quartieri e della città.
Nell’ottica del nuovo piano, che riserva alle società sportive un ruolo da protagoniste nel cambiamento della città del futuro, la promozione di una cultura diffusa dello sport va di pari passo con la cura dei luoghi dedicati alla pratica sportiva, in termini di riqualificazione e ampliamento della dotazione impiantistica, sia strutturale (palestre, piscine) che informale (parchi e piste) nelle diverse zone della città, proprio per facilitarne l’accesso di tutti. Il Piano strategico dello lo sport si lega infatti al nuovo Piano urbanistico generale (Pug) cittadino, che sta elaborando una visione urbanistica di medio-lungo periodo rispetto allo sviluppo sostenibile del settore sia pubblico che privato, e in cui rientra anche la pianificazione dei servizi sportivi disponibili sia alla scala cittadina che di quartiere, con dotazioni nel raggio di 15 minuti.
HANNO DETTO – Stamattina il sindaco Luca Vecchi, l’assessora a Sport ed Educazione Raffaella Curioni e il presidente della Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia Mauro Rozzi, con il dirigente delle Politiche per lo Sport e di Officina Educativa Roberto Montagnani, hanno incontrato in videoconferenza dagli impianti della piscina di via Melato (foto) il mondo dello Sport reggiano per presentare l’avvio del percorso di Piano strategico.
Successivamente, sindaco, assessora Curioni e presidente Rozzi sono intervenuti a una conferenza stampa di presentazione del Piano.
“Questo piano strategico trova il suo significato più profondo nel mettere al centro la cultura sportiva e i valori dello sport come elemento fondamentale di costruzione di un’idea di città, in cui lo stile e la qualità di vita, il benessere della persona e in generale della comunità, siano il tratto distintivo della Reggio Emilia del futuro – ha detto il sindaco Luca Vecchi – È la prima volta nella storia di questa città che viene fatta un’operazione di questo genere, in cui vengono messe a sistema le attività e le progettualità di medio e lungo periodo dei diversi soggetti, dalle istituzioni alle associazioni: si tratta di una pianificazione che guarda avanti e che si riallaccia alle azioni strategiche messe in atto anche in altri ambiti, dalla mobilità all’urbanistica fino alla promozione del territorio, che guarda alla Reggio di domani, a una città che si prepara ad uscire dalla pandemia. Credo che questo, in un tempo così difficile come quello del Covid, sia un grandissimo messaggio di speranza per il futuro di una comunità e per le giovani generazioni”.
“Certo che guardiamo al futuro, ma quello che vogliamo è un futuro in cui lo Sport abbia definitivamente un ruolo centrale nella città e nelle politiche dell’Amministrazione comunale. Questo sarà possibile grazie a un percorso analogo a quello che la città ha compiuto per l’Educazione e le scuole dell’infanzia. Quindi, prima di tutto, lo Sport come diritto di tutti, accessibile a tutti, non solo come opportunità per il tempo libero”, ha detto l’assessora Raffaella Curioni.
“Serviranno anni, forse oltre questo mandato amministrativo – ha aggiunto – ma adesso il percorso è impostato e avviato, dopo 20 mesi di ascolto del mondo sportivo reggiano, in ogni sua parte. Il raccolto è stato molto importante e ci ha permesso di individuare obiettivi e linee strategiche, su cui il confronto continuerà fino all’approvazione di un documento conclusivo nei prossimi mesi. I contenuti sino ad ora definiti sono una base di partenza solida, insieme con il censimento e il piano delle azioni per le infrastrutture ‘materiali’ per lo Sport: dagli impianti esistenti alla nuova impiantistica per potenziare il patrimonio e l’offerta, con un impegno di oltre 12 milioni di euro nell’arco dell’attuale mandato amministrativo.
“La città cambia – ha concluso l’assessora Curioni – e lo Sport vuole essere co-protagonista di questo cambiamento, con il proprio contributo anche al nuovo Piano urbanistico generale, così come al benessere e alla cura della persona, della comunità e dello spazio pubblico, alla cultura diffusa e all’inclusione, oltre che ovviamente all’educazione, alla promozione di eventi, perché lo Sport è cittadinanza. All’incontro di stamattina abbiamo parlato di questo e questi temi saranno al centro del lavoro dei prossimi mesi”.
“Il Piano strategico dello sport è la naturale continuazione del percorso avviato con la collaborazione del Coni e degli enti di promozione sportiva. La Fondazione per lo sport intende mettere a sistema le sollecitazioni e le indicazioni ricevute attraverso i gruppi di lavoro per rilanciarle in una visione prospettica che vuole valorizzare l’attività sportiva e motoria come benessere collettivo, nuovo stile di vita e moderna cultura sportiva – ha detto Mauro Rozzi, presidente della Fondazione per lo sport – Ciò che ci aspetta non è una ripartenza, ma una nuova prospettiva di azione: serviranno strumenti diversi, visioni innovative per rispondere a bisogni nuovi e inediti creati anche dall’emergenza sanitaria. Il piano nel suo complesso non può che vedere la stretta collaborazione delle figure istituzionali del mondo sportivo, ma anche la trasversalità di un confronto con tutte le realtà che oggi hanno titolo di ingaggio in una dimensione più collettiva dell’attività sportiva e motoria. È l’occasione per un nuovo importante protagonismo dello sport”.
GLI OBIETTIVI DEL PIANO – Il nuovo Piano strategico dello sport si basa su quattro ‘pilastri’ che ne costituiscono le principali linee di azione. Innanzitutto intende promuovere la cultura sportiva diffusa, come strumento di educazione, integrazione, coesione sociale, per rafforzare il senso di comunità. L’azione di promozione guarda in modo particolare a bambini e ragazzi, offrendo opportunità per praticare attività fisica sia durante che dopo la giornata scolastica. In secondo luogo opera per riqualificare gli impianti sportivi di base, prendendosi cura del patrimonio sportivo strutturale e scolastico presente in città, cercando di valorizzare e aumentare l’uso sportivo dei parchi pubblici e dei quartieri. L’intento è quello di creare e preservare ambienti naturali e contesti urbani che favoriscano l’attività fisica nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nelle comunità in generale, con attenzione anche alla creazione di infrastrutture ciclopedonali a sostegno di forme di svago e di pratica sportiva nel quotidiano. Obiettivo del piano, accanto alla manutenzione dell’esistente, è anche l’incremento della dotazione impiantistica sportiva con nuovi spazi pubblici dedicati, per rispondere alle esigenze delle diverse discipline sportive. Al contempo si vogliono promuovere e organizzare eventi e manifestazioni sportive, sia come strategia di attrazione e avvicinamento allo sport da parte del pubblico, sia come veicolo di marketing territoriale sulla più ampia scala. Dopo la recente finale di Supercoppa italiana di calcio, disputatasi allo stadio Città del Tricolore a gennaio scorso, le prossime manifestazioni saranno a giugno il campionato nazionale di Handbike, la Mille Miglia e lo Spinning in piazza, a dicembre la Maratona di Reggio Emilia. Nel 2022 torneranno invece in città i Giochi del Tricolore e il giro d’Italia ciclistico. A riguardo, tra le principali novità del piano vi è la creazione di uno sportello sportivo dedicato che possa aiutare le società sportive nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, facilitando le pratiche di richiesta di autorizzazioni e permessi, aiutando nella comprensione di normative e procedure, fornendo informazioni sulla partecipazione a bandi e sull’accesso ai contributi.
INVESTIMENTI E PROGETTI – Ammontano a oltre 12 milioni di euro gli investimenti che il Comune di Reggio Emilia ha deciso di mettere in campo nel quinquennio 2019/2024 sul settore sportivo per la manutenzione e l’ampliamento dell’impiantista. Di questa cifra 2,5 milioni sono dedicati alla cura delle dotazioni di base (campi da calcio, palestre, ecc.); 5,2 milioni sono destinati alla rigenerazione dei grandi impianti, come ad esempio il palasport di via Guasco, il complesso di via Agosti – via Mogadiscio, lo stadio Mirabello, oggetto di un intervento di riqualificazione, la copertura di piste polivalenti a uso palestre, come nel caso del Pigal. Per la creazione di nuovi impianti, come ad esempio il nuovo campo di atletica leggera nell’area dell’aeroporto, o il nuovo impianto di tiro con l’arco, sono stati invece stanziati 4,6 milioni. Saranno inoltre acquisiti due nuovi campi da calcio, a Villa Sesso e a Cadè, per un investimento di 185mila.
A queste cifre si aggiungono le risorse, pari a 83mila euro, destinate al progetto Chance per la pratica sportiva dei giovani anche in luoghi informali come parchi, aree verdi dei centri sociali, piste polivalenti e rispetto al quale in aprile verrà lanciato il bando “cantieri sportivi” su 10 aree del territorio comunale su cui organizzare attività di svago e sport, per impegnare in maniera costruttiva il tempo libero di bambini e ragazzi e attrarre nuove “leve” alla pratica sportiva.
Al contempo, il Piano strategico, nell’ambito del progetto “Reggio Emilia Città dello Sport – BenesseRE in movimento” mette al centro il benessere, la cura della persona tramite lo sport e le politiche dedicate ai sani stili di vita, investendo anche sull’ambito dell’informazione e della comunicazione, attraverso ad esempio il lancio di un nuovo format televisivo per parlare di sport e stili di vita sani, attraverso attività di formazione nelle scuole insieme a educatori sportivi ed esperti dell’Ausl ed attraverso la promozione di pratica sportiva nei luoghi informali della città.
I NUMERI DELLO SPORT IN CITTA’ – La città di Reggio Emilia si colloca a un livello di eccellenza quanto a pratica sportiva e all’impiantistica: la percentuale di numero di atleti e società sportive per abitanti è in linea rispetto al dato regionale e più alta rispetto alle limitrofe province di Modena e Parma, al dato nazionale (8,535% Reggio, 8,223% Parma, 7,702% Modena, 8,897% Regione, 7,777% nazionale).
La fruizione degli impianti sportivi (tralasciando il dato non significativo dell’anno scorso, con la chiusura degli impianti in piena crisi pandemica) ha tenuto e consolidato il dato di 1.225.244 presenze.
L’impiantistica sportiva esistente comprende 120 strutture, tra cui 14 grandi impianti di rilevanza comunale (piscine, stadio Mirabello, palazzetto dello Sport, campo da baseball, rugby ecc.), 8 palestre extrascolastiche e 42 palestre scolastiche, 19 campi da calcio, 37 impianti a fruizione libera (piste polivalenti e campi da calcio).
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]