Domenica 21 marzo a Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, il Reggimento genio ferrovieri dell’Esercito di Castel Maggiore ha condotto – operazione inedita per l’Italia – un’attività di bonifica di ordigni bellici con la realizzazione contemporanea di quattro strutture di contenimento standardizzate per la distruzione di altrettante bombe (tre da 250 libbre/113 chili e una da 100 libbre/45 chili) di fabbricazione americana risalenti alla Seconda guerra mondiale e rinvenuti nella zona di via Zannoni durante le attività di bonifica collegate al progetto della Nuova Porrettana.
L’operazione, avviata all’alba e conclusasi nel primo pomeriggio, sotto il coordinamento della prefettura di Bologna e della Protezione civile, ha reso necessaria l’evacuazione di circa 150 persone residenti nelle vicinanze, la chiusura del tratto di autostrada A1 compreso tra i caselli di Sasso Marconi e Casalecchio e lo stop temporaneo alla linea ferroviaria Bologna-Pistoia.
Il metodo utilizzato, sperimentato insieme all’Università la Sapienza di Roma, ha permesso di limitare l’area di evacuazione a un raggio inferiore ai 500 metri dal luogo del ritrovamento delle bombe, riducendo sensibilmente i disagi alla collettività – visto che in un primo momento era stata prevista l’evacuazione di 15mila persone.
Nei prossimi giorni ciascun ordigno despolettato sarà fatto brillare in una cava specificamente individuata nel territorio del comune di Pianoro, nel Bolognese.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]