Il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, intervenendo a Radio 24, ha cercato di rassicurare la cittadinanza dopo che nei giorni scorsi l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) aveva bloccato con un provvedimento urgente la somministrazione del lotto ABV2856 del vaccino anti-Covid di Astrazeneca, in seguito alla segnalazione di una morte sospetta in Italia e di alcuni “eventi avversi gravi” riportati in altri paesi d’Europa.
“Io aspetto il mio turno, che arriverà molto avanti, ma mi vaccinerò, ci mancherebbe”, ha spiegato Bonaccini: “La tutela della salute va messa davanti a tutto: mi vaccinerò anche con Astra Zeneca, nel caso, rispettando le autorità scientifiche, le autorità preposte: io non sono uno scienziato”.
“Noi facciamo oggi circa 15mila-17mila vaccinazioni al giorno”, ha ricordato Bonaccini: “Ne potremmo fare almeno il triplo e potremmo vaccinare più di un milione di persone al mese: in Emilia-Romagna, con l’organizzazione che abbiamo, entro fine giugno avremmo vaccinato tutti gli emiliano-romagnoli. Il problema è che mancano le dosi a sufficienza e mi auguro che, come è stato prospettato dal generale Figliuolo, gli oltre 50 milioni di vaccini entro giugno e gli oltre 80 milioni in aggiunta entro ottobre arrivino”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]